Foto principale della raccolta fondi

Ad Occhi Aperti - Cortometraggio

Donazione protetta
Ciao! Siamo tre ragazze: Chiara, Angelica e Federica.
Siamo studentesse della NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) a Milano e stiamo raccogliendo dei fondi per realizzare il nostro cortometraggio di tesi.
In veste di regista, Chiara, vuole raccontare e mettere in scena sullo schermo questa storia, che è un po' la storia di tutti.
Angelica, invece, si occuperà della produzione e Federica della direzione della fotografia.

Il nostro scopo è portare a termine nel migliore dei modi possibile la realizzazione di questa storia. Per farlo servono dei fondi sostanziosi, ed è per questo che abbiamo creato questa campagna.

Nel cinema è difficile avere tutti i soldi necessari: i costi per l'attrezzatura, la troupe, gli attori, il cibo e per le location sono molto elevati. Motivo per cui, per realizzare un film, anche se un cortometraggio come nel nostro caso, servono molti soldi.

Anche se i fondi iniziali li metteremo di tasca nostra, abbiamo bisogno di un aiuto in più per coprire dei costi extra quali: noleggio costumi e oggetti di scena, noleggio del furgone per l'attrezzatura, i permessi per girare in strada, l'alloggio per tutta la troupe e gli attori, il catering e molto altro.
Si tratta di far funzionare tutta la macchina del cinema ed è un'operazione complicata che richiede tanto lavoro e tanta organizzazione.

TRAMA
La storia che vogliamo raccontare è quella di Isabella, una ragazza di 13 anni che passa un weekend al lago con suo cugino Ludovico e la nonna Gea. La ragazza cerca di destreggiarsi tra il senso di colpa che
sente nei confronti della nonna e la necessità di libertà che vede in Ludovico. Tuttavia, questo conflitto è interamente interiore alla ragazza, che vede la propria crescita come una cosa di cui vergognarsi e da nascondere.

I PERSONAGGI


  • Isabella ha 13 anni, sta crescendo, ma si sente ancora piccola, la bambina timida e silenziosa che è sempre stata. Tuttavia, si sente diversa dai suoi amici: al loro contrario, ha paura che non sentirà mai il bisogno di crescere. Isabella è molto legata alla sua famiglia, dopotutto è l'unica cosa che conosce davvero. Quello che però non capisce è il perché sta cambiando, come mai gioia e senso di sicurezza si stiano mutando in tristezza e rabbia. L'idea del cambiamento non le piace, specialmente del suo cambiamento; l'idea di essere qualcosa di diverso rispetto alla bambina perfetta che le è stato sempre detto di essere. Isabella si trova quindi a combattere qualcosa che non conosce e che non sa essere del tutto normale: il proprio cambiamento, la propria crescita, la soddisfazione che nasce dal diventare un individuo separato dalla famiglia e il senso di colpa che ne deriva. Anni prima, Isabella passava la maggior parte del suo tempo con la nonna Gea, con cui ha sempre avuto una forte intesa. Le due dipingevano, facevano giardinaggio e cucivano vestiti per le bambole. Si è sempre sentita stimolata, sostenuta, protetta. Da quando però Gea si è trasferita dalla città al lago, le due non si vedono più spesso. Isabella guarda Ludovico dal basso verso l'alto; per lei è grande, cresciuto, sa tutto quello che c'è da sapere e fa tutto quel che c'è da fare, senza temere le conseguenze. Lei non si capacita di come possa anche sono avere piacere a passare un weekend con lei. Isabella sente di poterlo seguire in ciò che fa perché vede in lui la libertà di fare ciò che si vuole, con la sicurezza che le da la famiglia.



  • Gea ha un animo dolce e protettivo, fermo quando serve. Passa i suoi anni di pensione sul lago, lontana dal caos cittadino a cui è sempre stata abituata. Una donna piena di interessi, che ha bisogno di esprimere la sua creatività in ogni modo ritenga necessario. La sua psiche si riflette diametralmente nella sua casa: vissuta, viva, satura di oggetti, mobili e opere che non sono altro che un'estensione di Gea, la quale sembra non riuscire a non espandersi nello spazio circostante.



  • Ludovico ha 15 anni, da sempre sensibile e empatico, specialmente dalla perdita di suo padre anni prima. Da allora fa fatica ad aprirsi con gli altri e si fida solo di pochi. Isabella è una di questi. Ludovico si sente in dovere di proteggerla, di risparmiarle i momenti difficili che lui ha passato. Lei lo rende più leggero, gli permette di provare a vivere di nuovo con occhi innocenti. Allo stesso tempo, Ludovico non può fare a meno di sporcare Isabella, di farle realizzare la dura verità del mondo, seppur in un contesto protetto. La verità è che tra Ludovico e Isabella c'è una grande ammirazione reciproca, della quale nessuno dei due è al corrente. Questo li porta a mostrarsi l'uno all'altra sempre con un certo grado di emulazione dell'altro.

NOTE DI REGIA

Le parole di Chiara

Ricordo vivamente il passaggio avvenuto alla fine delle scuole medie da una dimensione estremamente protetta e familiare a quello che non è necessariamente il mondo dei grandi, ma di quelli che vogliono essere grandi. Dunque, partendo da me stessa per scrivere il personaggio di Isabella e da persone appartenenti alla mia vita per Gea e Ludovico, ho provato a creare uno spaccato di qualcosa che tutti, in un modo o nell’altro viviamo.

Questa è una storia che parla di crescita e, in particolare, di un preciso momento all’interno di essa: il momento in cui ci si rende conto di non poter rimanere protetti per sempre. È anche il momento in cui si realizza che il mondo non è dalla propria parte e la delusione che ne deriva. Viene trattata la particolare intuizione, specialmente in ambito femminile, di non essere percepiti come si pensa e di esserne quasi del tutto impotenti.

PERCHÈ ABBIAMO BISOGNO DI UN AIUTO
Organizzare, produrre, finanziare e girare un cortometraggio non è semplice, soprattutto per noi studentesse.
Ogni singola donazione, seppur minima, per noi ha un valore immenso e potrebbe veramente cambiare la messa in scena della storia.
Come in tutte le cose, a volte la passione non basta, e anche se ne abbiamo parecchia, serve qualcosa in più.
Ed è proprio qui che si entra in gioco e si può avere la possibilità di fare la differenza nella realizzazione della storia, ma soprattutto nel sostenere la nostra creatività e i cortometraggi indipendenti.

Grazie mille per essere arrivati fino a qui

Un sincero grazie

Chiara, Angelica, Federica
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    Angelica Torchiani
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