
Prigioniero del Silenzio!
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Sono l’ingegnere Maurizio Cocco, in Costa D'avorio per lavoro dal 2019.
Da ormai 33 mesi, sono ingiustamente detenuto nel carcere di Abidijan.
Le accuse assurde che mi sono state addebitate il giorno 2/06/2022 sono le seguenti: traffico internazionale di droga, associazione a delinquere, riciclaggio.
Naturalmente mi sono professato sin da subito innocente ed estraneo a qualsiasi azione criminosa. Nonostante ciò, e nonostante tutte le prove a mia discolpa, sono stato trattenuto per ben 18 mesi ed alla fine processato per frode fiscale, in quanto gli altri reati decaduti in base alle indagini.
La condanna è stata di 24 mesi di reclusione, anche se a differenza di quanto prescritto dalla legge, mai nessun accertamento né sulla mia persona, né sulla società di costruzioni di cui ero l’amministratore, è stato effettuato.
Dopo 26 mesi, passati in un carcere la cui sopravvivenza è legata soltanto al buon Dio, nonostante le mie serie condizioni di salute, ho scontato la pena da innocente. Il giorno che mi preparavo finalmente ad uscire, venivo informato che la mia scarcerazione era stata bloccata in quanto, in corso un’ulteriore indagine relativa al riciclaggio. Ma lo stesso reato mi era già stato contestato ed ero anche già stato ascoltato in merito.
Convocato dal giudice, per l’ennesima volta, mi vengono mostrate delle foto relative ad alcune proprietà che ritenevano mie, preciso che non sono in possesso di alcun bene in Costa d’Avorio.
Chiarita la mia posizione, chiedo almeno la libertà provvisoria.
La prima domanda viene respinta, mi viene suggerito di presentare un'altra. Sono convocato nuovamente e mi viene detto che finalmente la mia richiesta è stata accolta, ma a fronte di una cauzione a garanzia di 1,5 milioni di euro!!! (Successivamente stabilita a 300.000€).
Resto sbigottito perché altre persone sono state liberate dopo pochi mesi, con le stesse accuse iniziali, pagando una cauzione di 100.000 euro.
Le mie condizioni di salute peggiorano di giorno in giorno, ho perso quasi 20 kg, ho difficoltà respiratorie, cardiologiche e gastroenterologiche certificate, e le mie forze psichiche sono ormai allo stremo.
Costretto a vivere in condizioni igienico sanitarie inesistenti, senza acqua e spesso senza luce elettrica. Senza cibo, che mi arriva dall’esterno grazie ai sacrifici della mia famiglia. Avvolto dalle cimici e dalle zecche.
Non capisco il perché di questa ingiustizia sulla mia persona, aiutatemi ad uscire da questa situazione, voglio sia fatta solo chiarezza e che sia fatta giustizia.
IL MIO UNICO DESIDERIO È RIABBRACIARE LA MIA FAMIGLIA!!!
Questa raccolta è ideata per raggiungere la somma richiesta per la mia scarcerazione, ogni vostro piccolo gesto, può salvarmi la vita!
Grazie di cuore,
Maurizio Cocco.
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Maurizio Cocco
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