Fabio,Una carrozzina per continuare

Ciao a tutti, mi chiamo Fabio, ho 44 anni e vivo a Carate Brianza (MB). Ho un carattere estremamente forte, ma purtroppo, al contrario del mio carattere che alimenterebbe la mia voglia di fare tantissime cose, sono nato con una patologia neuromuscolare degenerativa: la distrofia muscolare di Duchenne, che causa progressivamente un indebolimento di tutti i muscoli del corpo.

Nonostante abbia presto perso la possibilità di camminare, all’età di 14 anni ho scoperto uno sport che potevo praticare nonostante la mia grave disabilità: il Powerchair Hockey.

Questo sport unico, mi ha permesso nel corso degli anni di fare tantissime esperienze, vivere tantissime emozioni, conoscere tantissime persone e vedere tanti posti, ed è stato fino ad oggi un compagno di vita sempre presente per me, nonostante le difficoltà.

La mia situazione fisica mi porta oggi a dover utilizzare dei costosissimi sistemi per permettermi di guidare la carrozzina elettrica con le labbra, non riuscendo più ormai da qualche anno ad utilizzare un normale joystick.

A questa spesa si aggiunge quella della carrozzina sportiva da hockey, che al giorno d’oggi viene a costare circa 15000 euro, che in questo momento non posso permettermi da solo.

Sono arrivato purtroppo al punto di non poter più competere nella mia categoria con la carrozzina che ho attualmente essendo quelle di ultima generazione molto più performanti. Se dovessi restare in questa situazione mi vedrò costretto ad abbandonare questo sport che è per me fonte davvero di vita.

Infatti come potete immaginare lo sport per me è il modo migliore per esprimermi, il campo da gioco è l’unico posto dove sono completamente autonomo, sono io che decido, io che competo, io che prendo le decisioni, io che faccio bene o sbaglio in completa autonomia, senza il bisogno della presenza o dell’aiuto di nessuno, e questo per me è il mio angolo di vera libertà.

Credo che ognuno di noi, indipendentemente dalla situazione, abbia bisogno di potersi esprimere come persona e in piena libertà, e questo angolo senza barriere per me è il rettangolo di gioco.

Ringrazio chiunque abbia anche solo avuto la pazienza di leggere fino a qui la mia storia, e ringrazio chiunque vorrà e potrà dare un piccolo aiuto per poter far si che la vita per me sia ancora in futuro arricchita dallo sport che sento mio da ormai 30 anni, l’unico che la mia patologia consente di fare a me e alle persone con disabilità grave.

Per questo chiedo a chi può e a chi vuole di aiutarmi a portare avanti il mio sogno che si chiama Powerchair Hockey, di sostenermi con un piccolo contributo nel mio percorso aiutandomi a continuare a sognare e a vivere su una carrozzina da gioco nuova che per me significa poter continuare ad essere libero, nonostante tutte le barriere e le difficoltà che una persona nella mia situazione deve affrontare ogni giorno.

Grazie a tutti, se sarete tanti riusciremo a raggiungere insieme questo meraviglioso traguardo, davvero con il cuore, vi aspetto in campo!