DICIAMO NO ALLA CROCE DI 18 METRI SUL MONTE BALDO
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Il Comitato "Amiche e Amici del Baldo" (https://www.facebook.com/Amicheamicidelbaldo) è un gruppo di cittadini riunitisi in un Comitato apartitico per:
- difendere e preservare l’ecosistema baldense
- conservare la naturalezza paesaggistica del territorio del Monte Baldo
- promuovere l’educazione, la cultura e l’amore per il territorio baldense
Il comitato prende origine dalla decisione unilaterale dei consiglieri di maggioranza del Comune di Malcesine di concedere una superficie di 625 mq in località Tratto Spino per l’installazione di una croce astile alta 18 metri (https://www.youtube.com/watch?v=P2637riiEIU&t=15753s Punto esatto 03:25:56)
Breve storia della croce:
- Fu commissionata da papa S. Giovanni Paolo II per rendere omaggio alla città di Roma. E’ stata costruita nel 2001 dall’artista Andrea Trisciuzzi e mai installata in città perché ritenuta “non idonea”.
- Acquistata dalla PGP2 s. r. l (acronimo per Papa Giovanni Paolo II), inizialmente avrebbe dovuto essere posizionata a Cortina, sul Faloria, ma, a seguito di alcune osservazioni avanzate della soprintendenza e degli alti costi, non se ne è fatto più niente.
- Nel settembre 2020 si propone di installarla in loc. Tratto Spino sul M.te Baldo nei pressi della chiesetta, ratificata con deliberazione consigliare del 26/11/2020 con il solo voto dei consiglieri di maggioranza.
Siamo contrari perché:
1. Una croce di queste dimensioni (18 metri, un palazzo di 6 piani) andrebbe a stravolgere l’ecosistema ed il paesaggio del Monte Baldo
2. Implica la costruzione di strade, sentieri, recinzioni, illuminazione permanente a corredo dell’impianto (a totale carico del Comune di Malcesine)
3. È contraria al Piano di Gestione Sito Natura 2000 della Comunità Montana del Baldo che prevede la pianificazione dei flussi turistici nella “zona critica” della Colma di Malcesine
4. Non gioverebbe alle attività di Malcesine, ma sicuramente porterebbe beneficio alle attività del versante est
5. La PGP2 è una società privata, creata ad hoc e tuttora non operativa che si occupa di gestione, tutela e valorizzazione di opere d’arte e che, per perseguire l’oggetto sociale, potrà svolgere attività commerciali, ricettive e di ristorazione
6. La concessione è trentennale (30 anni) e implicherebbe costi già stanziati dall’Amministrazione per 100.000€ (destinati probabilmente a crescere) a fronte di un introito di 600€ annui di canone
7. E’ una decisione calata dall’alto che contraddice tutte le indicazioni europee sul Turismo Sostenibile, soprattutto in un sito che aspira al riconoscimento di Patrimonio Unesco
8. Permettere un'installazione di questo tipo costituirebbe un pericolosissimo precedente che potrebbe dare il via ad una gara di machismo tra i comuni baldensi. Il rischio è quello di fare del Monte Baldo, hortus europae, una sorta di gigantesco luna park.
La raccolta fondi è finalizzata a finanziare il ricorso straordinario avanti al capo dello Stato - attualmente pendente - proposto dalla Mountain Wilderness. Eventuali eccedenze saranno reimpiegate per gli scopi del Comitato o devolute alle altre associazioni che ne condividono le finalità e i valori. Niente di quanto ricevuto sarà utilizzato per scopi di lucro.
Ulteriori informazioni e dettagli intorno alla questione sono rinvenibili sulla pagina facebook del comitato (https://www.facebook.com/Amicheamicidelbaldo) oltre ad articoli di giornale da cui sembrano anche emergere alcune opacità.
Per capire meglio le ragioni strettamente culturali, ambientali e naturalistiche che ci spingono a dire di no a questa iniziativa vi consigliamo di visionare la conferenza stampa che si è tenuta il 24 aprile 2021 che potete trovare al seguente link: https://fb.watch/5MzSz5c4Qf/
Ringraziamo fin da ora quanti ci aiuteranno nella nostra battaglia. Il vostro aiuto non sarà dimenticato.
Graziano,
Presidente del Comitato "Amiche e Amici del Baldo"
- difendere e preservare l’ecosistema baldense
- conservare la naturalezza paesaggistica del territorio del Monte Baldo
- promuovere l’educazione, la cultura e l’amore per il territorio baldense
Il comitato prende origine dalla decisione unilaterale dei consiglieri di maggioranza del Comune di Malcesine di concedere una superficie di 625 mq in località Tratto Spino per l’installazione di una croce astile alta 18 metri (https://www.youtube.com/watch?v=P2637riiEIU&t=15753s Punto esatto 03:25:56)
Breve storia della croce:
- Fu commissionata da papa S. Giovanni Paolo II per rendere omaggio alla città di Roma. E’ stata costruita nel 2001 dall’artista Andrea Trisciuzzi e mai installata in città perché ritenuta “non idonea”.
- Acquistata dalla PGP2 s. r. l (acronimo per Papa Giovanni Paolo II), inizialmente avrebbe dovuto essere posizionata a Cortina, sul Faloria, ma, a seguito di alcune osservazioni avanzate della soprintendenza e degli alti costi, non se ne è fatto più niente.
- Nel settembre 2020 si propone di installarla in loc. Tratto Spino sul M.te Baldo nei pressi della chiesetta, ratificata con deliberazione consigliare del 26/11/2020 con il solo voto dei consiglieri di maggioranza.
Siamo contrari perché:
1. Una croce di queste dimensioni (18 metri, un palazzo di 6 piani) andrebbe a stravolgere l’ecosistema ed il paesaggio del Monte Baldo
2. Implica la costruzione di strade, sentieri, recinzioni, illuminazione permanente a corredo dell’impianto (a totale carico del Comune di Malcesine)
3. È contraria al Piano di Gestione Sito Natura 2000 della Comunità Montana del Baldo che prevede la pianificazione dei flussi turistici nella “zona critica” della Colma di Malcesine
4. Non gioverebbe alle attività di Malcesine, ma sicuramente porterebbe beneficio alle attività del versante est
5. La PGP2 è una società privata, creata ad hoc e tuttora non operativa che si occupa di gestione, tutela e valorizzazione di opere d’arte e che, per perseguire l’oggetto sociale, potrà svolgere attività commerciali, ricettive e di ristorazione
6. La concessione è trentennale (30 anni) e implicherebbe costi già stanziati dall’Amministrazione per 100.000€ (destinati probabilmente a crescere) a fronte di un introito di 600€ annui di canone
7. E’ una decisione calata dall’alto che contraddice tutte le indicazioni europee sul Turismo Sostenibile, soprattutto in un sito che aspira al riconoscimento di Patrimonio Unesco
8. Permettere un'installazione di questo tipo costituirebbe un pericolosissimo precedente che potrebbe dare il via ad una gara di machismo tra i comuni baldensi. Il rischio è quello di fare del Monte Baldo, hortus europae, una sorta di gigantesco luna park.
La raccolta fondi è finalizzata a finanziare il ricorso straordinario avanti al capo dello Stato - attualmente pendente - proposto dalla Mountain Wilderness. Eventuali eccedenze saranno reimpiegate per gli scopi del Comitato o devolute alle altre associazioni che ne condividono le finalità e i valori. Niente di quanto ricevuto sarà utilizzato per scopi di lucro.
Ulteriori informazioni e dettagli intorno alla questione sono rinvenibili sulla pagina facebook del comitato (https://www.facebook.com/Amicheamicidelbaldo) oltre ad articoli di giornale da cui sembrano anche emergere alcune opacità.
Per capire meglio le ragioni strettamente culturali, ambientali e naturalistiche che ci spingono a dire di no a questa iniziativa vi consigliamo di visionare la conferenza stampa che si è tenuta il 24 aprile 2021 che potete trovare al seguente link: https://fb.watch/5MzSz5c4Qf/
Ringraziamo fin da ora quanti ci aiuteranno nella nostra battaglia. Il vostro aiuto non sarà dimenticato.
Graziano,
Presidente del Comitato "Amiche e Amici del Baldo"
Fundraising team: Team di raccolta fondi (2)
Graziano Berti
Organizer
Malcesine, VR
Giovanna Zanolli
Team member
