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Aiuto ai campi palestinesi in Libano contro Covid

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Associazione per la Pace  è  è da molti anni attiva nei campi profughi palestinesi in Libano, con diversi progetti. Il pericolo della propagazione del Covid19 ci ha ora purtroppo costretto a sospendere temporaneamente le nostre normali attività. Anche in Libano infatti il virus comincia a mietere vittime. Ad oggi, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ci sono 508 casi di contagio e 17 vittime.

La situazione nei campi profughi palestinesi in particolare ci desta una grande preoccupazione. Il Governo libanese ha infatti dichiarato lo stato di emergenza, imponendo alla popolazione limitazioni alla circolazione. Chi conosce la situazione dei campi palestinesi sa bene che il precario sistema economico dei campi è basato sul lavoro giornaliero, per la maggior parte forzatamente in nero, e che la limitazione della circolazione non può che ridurre la popolazione alla fame e alla disperazione. La situazione del Campo di Shatila, dove vivono oltre 20.000 persone in poco più di 1kmq, desta la preoccupazione più grande. In questo campo, dove in20 mq vivono normalmente due famiglie, è davvero difficile applicare adeguate misure di sicurezza preventive, vista la fatiscenza e il sovraffollamento delle abitazioni. La carenza di acqua potabile e la ridotta fornitura di energia elettrica, il precario sistema igienico sanitario, la difficoltà di approvvigionamento dei medicinali essenziali mette tutta la popolazione in gravissimo rischio. In breve, se il Covid-19 arriva nel campo sarà una vera tragedia, considerando anche l’atteggiamento costantemente discriminatorio mostrato dalle autorità libanesi in questi lunghi anni.
Abbiamo per ora chiuso i due nostri asili nido nel campo profughi di Shatila e di Naher El Bared, ed abbiamo sospeso le attività regolari dei due centri giovanili nei campi, che restano tuttavia aperti per le attività di emergenza.

In questo contesto, pur chiusi nelle nostre case, non possiamo rimanere indifferenti. Nel campo di Shatila si è formato un comitato di emergenza con la partecipazione di molte associazioni locali, e 65 volontari sono stati formati e attrezzati per una campagna di prevenzione porta a porta. Abbiamo contattato direttamente un fornitore locale per acquistare del materiale antisettico e dispositivi di protezione individuali, garantendo il pagamento direttamente dall'Italia. Stiamo cercando di offrire tutto il nostro piccolo sostegno al comitato locale per arginare l’epidemia. Ora, abbiamo bisogno di fornire cibo alle centinaia di famiglie di lavoratori giornalieri e precari che, a causa della limitazione della circolazione, non possono lavorare e rimangono senza nessun sostegno economico. 
Finora abbiamo attinto alla piccola riserva di fondi dei nostri progetti, ma abbiamo fortemente bisogno, mai come ora, del vostro sostegno. Ogni centesimo è importante, in quanto si traduce direttamente nella difesa della vita dei meno fortunati.

Siamo coscienti di chiedere molto, in questo momento difficile per tutti. Tuttavia siamo anche convinti che lo spirito di solidarietà troverà il modo di estendere una mano di amicizia ai nostri amici che sul campo affrontano situazioni disperate.

Organizer and beneficiary

Silvio Arcangeli
Organizer
Rome, Metropolitan City of Rome
Farshid Nourai
Beneficiary

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