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Hi, I'm Stefano Balducci, I'm from Corato, a small town in the South of Italy.
I'm currently studying at SEAD - Salzburg Experimental Academy of Dance, one of the most prestigious education centers for contemporary dance and choreography in Europe.
Before SEAD, I did not have much formal education in ballet, contemporary dance or theater. My main background was rooted in urban culture, mostly Breaking and for almost 11 years I traveled around Europe studying and competing, staying always curious towards dance in a larger sense.This experience allowed me to make it through the highly competitive selection process to be admitted at SEAD. The daily schedule is physically and mentally challenging and it pushes students to their limits, nevertheless it is undeniable how this whole process is enriching me as a dancer, as an artist and more importantly as a human.
My origins are quite modest and I always worked hard in order to pay for my dance studies. Despite working three part-time jobs and a fourth one within the Academy, during this second year of study, I have increasingly struggled to cover the cost of education combined with the cost of living in Salzburg.
I am now in a position where, if I can’t find a way to pay for the tuition fees, I will soon have to leave the Academy. Although I am already extremely grateful to have come this far, I really wish I could complete my studies and not waste this incredible opportunity to fulfill my dream of becoming a professional dancer and choreographer.
Dance practice sadly remains, for the most part, a luxury that only the upper social classes can afford. Access to formal dance training, prestigious dance schools, and performance opportunities is often limited for individuals from low-income backgrounds.This perspective evokes feelings of frustration, disillusionment, and resentment towards the inherent injustices embedded within the societal structure.
As both a Southern Italian and someone coming from a working-class background, my socioeconomic status has constantly influenced all my decisions regarding which type of education I could afford. Even though my parents were always on my side towards my decisions, unfortunately, they couldn’t always support me economically.
I knew that, in order to pursue an education at SEAD, I would have had to make huge sacrifices.I made my decision, I bet on myself , and I stand by that decision, which fuels me to do my best every day in order to make it count.
So what I’m asking here is to support me in this decision, in whichever way you may want to contribute.
Thank you.
Here I’ll link some footage of my dance experience.
https://youtube.com/shorts/-TpepGdUaXA
(Unfortunately I cannot share footage from my dance practice in the Academy for copyright reasons)
ITA version:
Ciao, sono Stefano Balducci e vengo da Corato, una piccola città del Sud Italia.
Attualmente studio al SEAD - Salzburg Experimental Academy of Dance, uno dei più prestigiosi centri di formazione per la danza contemporanea e la coreografia in Europa.
Prima del SEAD, non ho avuto una formazione professionale nel campo della danza classica, della danza contemporanea o del teatro. Il mio background principale affondava le sue radici nella cultura urbana, soprattutto nel Breaking, e per quasi 11 anni ho viaggiato per l'Europa studiando e gareggiando, rimanendo sempre curioso nei confronti della danza in senso più ampio. Queste esperienze mi hanno permesso di superare il processo di selezione altamente competitivo per essere ammesso al SEAD. Il programma giornaliero è fisicamente e mentalmente impegnativo e spinge gli studenti ai loro limiti. Tuttavia, è innegabile come questa esperienza mi stia arricchendo come danzatore, come artista e soprattutto come persona.
Le mie origini sono piuttosto modeste e ho sempre lavorato duramente per pagarmi gli studi di danza. Nonostante tre lavori part-time e un quarto impiego all'interno dell'Accademia, durante questo secondo anno di studi ho fatto sempre più fatica a coprire i costi dell'istruzione, sommati all’elevato costo della vita a Salisburgo.
Ora mi trovo in una situazione difficile, per la quale, se non dovessi riuscire a trovare un modo per pagare le tasse universitarie, dovrei presto lasciare l'Accademia.
Anche se sono già estremamente grato di essere arrivato fin qui, vorrei davvero poter completare i miei studi e non sprecare questa incredibile opportunità di realizzare il mio sogno di diventare un ballerino professionista.
La pratica della danza rimane purtroppo, troppo spesso, un lusso che solo le classi sociali più elevate possono permettersi. L'accesso alla formazione professionale, a scuole di danza prestigiose e alle opportunità di esibizione è spesso limitato per chi proviene da ambienti a basso reddito. Questa prospettiva scoraggiante suscita inevitabilmente sentimenti di frustrazione, disillusione e risentimento nei confronti delle ingiustizie insite nella struttura sociale.
In quanto cittadino del Sud Italia e proveniente da una classe operaia, il mio status socio-economico ha costantemente influenzato tutte le mie decisioni riguardo al tipo di istruzione che potevo permettermi. Anche se i miei genitori sono sempre stati dalla mia parte, supportandomi in tutte le mie scelte, purtroppo non sempre hanno potuto sostenermi economicamente.
Sono sempre stato consapevole degli enormi sacrifici che avrei dovuto fare per seguire un corso di studi al SEAD. Nonostante ciò, ho preso la mia decisione, ho scommesso su me stesso e mantengo la mia posizione: per darle valore, faccio ogni giorno del mio meglio, con tutte le mie forze.
Ciò che sono qui a chiedervi, quindi, è di sostenermi in questa scelta, in qualsiasi modo vogliate contribuire.
Grazie.
Vi lascio qui i link di alcuni filmati della mia esperienza di danza (purtroppo non posso condividere quelli in Accademia per motivi di copyright).
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