Salvate la mia casa e fatemi scappare da Israele

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Ciao, sono Valentina e raccolgo fondi per mia cognata, Natalia. Natalia ha sposato un uomo palestinese con passaporto israeliano e, sette anni fa, si è trasferita in Israele con lui. Hanno due figli, il grande di 12 anni nato in Italia, e il piccolo di 6 nato in Israele. Natalia in Israele ha vissuto fin da subito un incubo a causa del marito: non può uscire di casa, è senza macchina, è una bravissima sarta che ha sempre lavorato con passione e successo, ma in balia del marito le è sempre stato reso impossibile continuare a lavorare e ad essere indipendente. Non può neanche uscire per fate la spesa. Sono almeno sei anni che Natalia è vittima di abusi economici, morali e psicologici da parte del marito. È totalmente sola, la sua famiglia in Italia non ha i mezzi per aiutarla e la famiglia del marito ha contribuito a tenerla in uno stato di segregazione per anni.

Dieci mesi fa Natalia ha detto basta: si è rivolta alla polizia e ad un avvocato che ora la stanno aiutando a separarsi e spera di poter tornare in Italia almeno per un breve periodo, almeno per allontanarsi dalla guerra con i suoi bambini.

In Italia, a Faenza, Natalia ha un appartamento che aveva lasciato in uso al suo terzo figlio quasi trentenne, sposato e con una figlia (Natalia infatti è gia nonna di una bimba di cinque anni). Sull'appartamento di Faenza gravava un mutuo che il figlio grande di Natalia avrebbe dovuto pagare negli anni.

Purtroppo il giovane uomo ha perso il lavoro due anni fa ed è entrato in pesanti difficoltà economiche: non ha mai avuto il coraggio di confessarlo alla madre, considerando anche la difficile situazione in cui essa stessa si trovava.

Natalia solo pochi giorni fa ha scoperto con orrore che la sua casa è stata pignorata dalla banca e messa all'asta. Ora Natalia ha poco meno di sei mesi per trovare 25.000€ (altri soldi sono già stati messi a disposizione da parenti e amici ma non sono sufficienti) e salvare l’appartamento in cui sperava di ricostruirsi una vita in Italia lontano dalla guerra e dalla violenza domestica.

Già perdere la casa è una tragedia, ma per Natalia questo significa anche non poter scappare da Israele, non avere un luogo dove potersi mettersi in salvo in Italia con i suoi figli.

Vi prego, aiutatemi ad aiutarla, aiutatemi a salvare una donna, l'ennesima, vittima di molestie e abusi e che si trova, tra l'altro, in mezzo ad un contesto di guerra. Regalate a lei e ai suoi figli un po' di serenità!

English Version

Hi, I'm Valentina and I raise money for my sister-in-law, Natalia. Natalia married a Palestinian man with an Israeli passport and, seven years ago, she moved to Israel with him. They have two children, the older 12-year-old born in Italy, and the little 6-year-old born in Israel. Natalia experienced a nightmare in Israel from the very beginning because of her husband: she cannot leave the house, she has no car, she is a very good seamstress who has always worked with passion and success, but at the mercy of her husband it has always been impossible for her to continue to work and to be independent. She can't even go out to do the shopping. Natalia has been the victim of economic, moral and psychological abuse by her husband for at least six years. She is totally alone, her family in Italy does not have the possibility to help her and her husband's family has contributed to keeping her in a state of segregation for years.

Ten months ago Natalia said it was enough: she asked for help to the police and to a lawyer who are now helping her to divorce and she hopes now to be able to return to Italy at least for a short period, at least to get away from the war with her children.

In Italy, in Faenza, Natalia has an apartment that she had left to her third son, almost thirty years old, married and with a daughter (Natalia is in fact already a grandmother). The apartment in Faenza had a mortgage that Natalia's grown-up son would have had to pay over the years.

Unfortunately, the young man lost his job two years ago and started facing serious financial difficulties: he never had the courage to confess it to his mother, also considering the difficult situation in which she herself found herself.

Only a few days ago Natalia sadly discovered that her house had been foreclosed by the bank and put up for auction. Now Natalia has only six months to find €25,000 (other money has already been made available by relatives and friends but it is not enough) and save the apartment in which she hoped to rebuild her life in Italy away from war and domestic abuse.

Losing the house is already a tragedy, but for Natalia this also means not being able to escape from Israel, not having a place where she can reach safety in Italy with her children.

Please help me to help her, help me save a woman, yet another victim of harassment and abuse and who finds herself, among other things, in the midst of a war context. Give her and her children some serenity!