Un sorriso per Giuseppe
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Condivido il messaggio della mia amica e collega, aiutatemi a donare un po' di serenità a tutta la famiglia costretta a vivere a Roma per stare vicina al piccolo campione.
"Da cinque lunghi anni, dal dicembre 2015, mio figlio lotta contro una leucemia, diagnosticata ma sottovalutata e quindi mal curata dai medici della nostra città. Nel 2017, in circostanze di drammatica emergenza, ci siamo dovuti trasferire all'ospedale Gaslini di Genova, dove Peppe è stato in rianimazione per una settimana: la malattia era avanzata terribilmente senza che alcun medico se ne fosse accorto, nonostante i frequenti controlli. Dopo circa un anno la nostra "via Crucis" continua verso l'ospedale Bambin Gesù di Roma, dove nel 2018 ha subito il primo trapianto di midollo, rivelatosi purtroppo non risolutivo, e dove siamo tutt'ora dopo infinite terapie fallite, compreso il Car - t, in attesa di un secondo imminente secondo trapianto. È di questi giorni fra l'altro la conferma che dovrò donare io il midollo a mio figlio, pur non essendo compatibile al 100%, perché non si può aspettare ancora oltre. Il mio Peppe si sta così sottoponendo alle invasive e pesanti radioterapie propedeutiche al trapianto che verrà eseguito a breve. Naturalmente, oltre all'immenso dolore ed infiniti disagi, tante altre situazioni stanno devastando le nostre vite, non per ultima l'infanzia rubata anche alla sorellina di 6 anni e il disastro economico. Il mio cuore però non smette di sperare, e nonostante le insormontabili difficoltà darò tutta me stessa per salvare la vita a mio figlio!!!"
"Da cinque lunghi anni, dal dicembre 2015, mio figlio lotta contro una leucemia, diagnosticata ma sottovalutata e quindi mal curata dai medici della nostra città. Nel 2017, in circostanze di drammatica emergenza, ci siamo dovuti trasferire all'ospedale Gaslini di Genova, dove Peppe è stato in rianimazione per una settimana: la malattia era avanzata terribilmente senza che alcun medico se ne fosse accorto, nonostante i frequenti controlli. Dopo circa un anno la nostra "via Crucis" continua verso l'ospedale Bambin Gesù di Roma, dove nel 2018 ha subito il primo trapianto di midollo, rivelatosi purtroppo non risolutivo, e dove siamo tutt'ora dopo infinite terapie fallite, compreso il Car - t, in attesa di un secondo imminente secondo trapianto. È di questi giorni fra l'altro la conferma che dovrò donare io il midollo a mio figlio, pur non essendo compatibile al 100%, perché non si può aspettare ancora oltre. Il mio Peppe si sta così sottoponendo alle invasive e pesanti radioterapie propedeutiche al trapianto che verrà eseguito a breve. Naturalmente, oltre all'immenso dolore ed infiniti disagi, tante altre situazioni stanno devastando le nostre vite, non per ultima l'infanzia rubata anche alla sorellina di 6 anni e il disastro economico. Il mio cuore però non smette di sperare, e nonostante le insormontabili difficoltà darò tutta me stessa per salvare la vita a mio figlio!!!"
Organizer
Giusi Caruso
Organizer
Cefalù, PA