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Mici felici: 1° "Gattoparco" a Salerno, intitolato a Leone

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“Il cuore è uno solo e la stessa miseria che porta a maltrattare un animale non tarda a manifestarsi nella relazione con le altre persone”. Ogni maltrattamento verso qualsiasi creatura, infatti, “è contrario alla dignità umana”, come si legge sull’Enciclica di Papa Francesco, Laudato si’. Preoccupa, l’escalation dei maltrattamenti e delle torture inflitte agli animali nel nostro territorio. Il Centro per la Legalità di Salerno della cooperativa sociale Galahad, attento alle devianze che serpeggiano nella società, ha puntato l’attenzione sui casi di cronaca che si sono susseguiti negli ultimi mesi, evidenziando il dilagare di crudeltà e barbarie nei confronti di esseri indifesi, quali, per l’appunto, gli animali. La spettacolarizzazione dell’orrore inflitto a tali creature, attraverso i social, inoltre, esige una urgente presa di coscienza circa la disumanizzazione e la desensibilizzazione che continua a turbare e a “contagiare” l’animo umano, imponendo l’approfondimento del fenomeno con azioni volte a contrastare la pericolosa condotta che tende a ledere chi non ha voce.

Il maltrattamento degli animali nell’età infantile, adolescenziale o adulta è un comportamento socialmente inaccettabile, perché arreca dolori e sofferenze non necessarie nei confronti di un altro essere vivente. Se a praticarlo sono minori, inoltre, questo potrebbe fungere da campanello d’allarme quale indice di pericolosità sociale futura. “Gli assassini…molte volte cominciano uccidendo e torturando animali da bambini”, diceva il criminologo Robert K. Ressler. Del resto, già Ovidio Publio Nasone, più di 2000 anni fa, notava che “Saevitia in bruta est tirocinium crudelitatis in homine” (La crudeltà su animali è tirocinio di crudeltà verso gli uomini ndr). E’ condivisibile, il pensiero secondo cui le angherie sugli animali possano rappresentare una sorta di preparazione a ciò che può tramutarsi in violenza sull’essere umano o su un soggetto più debole. Se non individuata e “contrastata” tale violenza può sfociare in un allarme sociale che finirà per coinvolgere, inevitabilmente, tutta la collettività.

Partendo da tale considerazione, il Centro per la Legalità intende allargare il suo impegno educativo e sociale attraverso azioni volte alla sensibilizzazione sul rispetto verso gli animali, rivolgendosi ai più giovani e rendendo questi ultimi “voci” e “custodi” dei più indifesi.

Ogni creatura ha la sua propria bontà e la sua propria perfezione […] le varie creature, volute nel loro proprio essere, riflettono, ognuna a suo modo, un raggio dell’infinita sapienza e bontà di Dio. Per questo l’uomo deve rispettare la bontà propria di ogni creatura, per evitare un uso disordinato delle cose
(Laudato Si’)

La collaborazione

In collaborazione con gli spazi parrocchiali della parrocchia Santi Felice e Giovanni in Pastorano, il Centro per la Legalità della cooperativa Galahad, dando spazio all’empatia con gli animali, mira a realizzare la prima area di sgambamento per i gatti domestici in città, intitolandola a Leone, il gattino scuoiato vivo ad Angri. Dopo aver allestito e messo in sicurezza tale area grazie alla campagna di crowfunding promossa da Galahad, la cooperativa, in collaborazione con la parrocchia e nell’ambito delle attività promosse dalle Politiche Sociali, è intenzionata ad organizzare incontri ed eventi volti alla sensibilizzazione della comunità tutta sul rispetto degli animali, proponendo anche iniziative benefiche in favore di canili e gattili, portate avanti dai più giovani.

L’idea

Chi ha detto che ai gatti “basti” dormire e mangiare tra le mura domestiche per vivere felici? E’ possibile che i gatti, molto spesso, risultino pigri, in qualche caso anche “dispettosi”, proprio perché obbligati a “reprimere” la propria natura felina? La risposta è certamente “sì”. E’ sufficiente osservare la differenza tra l’apatia di un gatto relegato a vita in un appartamento e la vivacità e il carattere giocoso di un micio stimolato con giochi sempre nuovi e aree da esplorare, per comprendere come, in fondo, dei gatti, probabilmente, conosciamo ancora troppo poco. Doveroso anche notare la differenza tra la serenità dei gatti cresciuti insieme ad almeno uno dei suoi fratellini e la malinconia di quelli cresciuti in completa solitudine, mai a contatto con i simili. Anche se il gatto, come il cane, è considerato un animale domestico, in realtà, sarebbe etico ricordarne la natura selvatica “soffocata”, sistematicamente, dall’uomo: a differenza dei cani, al gatto non è concesso alcun appagamento al bisogno di godere della propria libertà, né una banale passeggiata nel verde. Vero è che, salvo eccezioni, a differenza dei cani, i gatti non amano essere condotti al guinzaglio, il che renderebbe ogni loro potenziale uscita da casa un vero e proprio rischio per la loro stessa vita, tra auto in corsa e ambiente urbano “non in sicurezza” per la specie.

Prima di giungere alle conclusioni della riflessione sui felini, è d’obbligo sfatare il mito secondo cui tutti i gatti odiano i trasportini: salvo le dovute eccezioni, è questione di abitudine. I cuccioli condotti all’esterno con una certa frequenza, tenderanno a non temere la propria “cuccetta da viaggio”, mostrando collaborazione al proprietario nel trasporto. Sempre a patto che tali spostamenti non siano effettuati esclusivamente per condurli dal veterinario che, ovviamente, rappresenterebbe una meta non gradita ai mici, i quali tenderebbero a “collegare” la visita sanitaria a ciò che li attende fuori dalle mura domestiche, con tutte le conseguenze del caso. Così, nasce l’idea del Gattoparco intitolato a Leone, per concedere ai mici quel senso di libertà tanto agognato, in piena sicurezza, mettendo loro a disposizione un’area di sgambamento felina nel verde – la prima a Salerno - con tanto di reti per tutelarne la vita perché, esattamente come i cani, anche i gatti “meritano” una zona verde in cui correre e giocare, senza rischi. Una rete circonderà l’area, rendendo sicura la passeggiata dei mici che, accompagnati dai proprietari, per accedere, dovranno essere vaccinati, privi di infezioni e in buona salute (sarà necessario essere muniti di libretto sanitario all’ingresso dell’area, da esibire all’evenienza su richiesta del personale addetto). Il parco avrà anche arredi a tema, tra tunnel e giochi per gatti, oltre che piantine grasse e aromatiche (non nocive per gli animali) e alberi “bassi”, con tanto di panchine per i proprietari.
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