LE NOSTRE SPIGHE VOLATE VIA COL VENTO

Dieci anni fa abbiamo deciso con grande gioia di offrire agli altri quel che più ci piace: il cibo da noi preparato, le nostre braccia aperte, la campagna accanto a casa. C’era anche il mio babbo ad aiutare – cuoco nella vita, che amava questo mestiere – e che è venuto a mancare poco tempo fa.

Quel che è successo sabato 22 luglio è qualcosa di difficile da spiegare.

Ci è mancato il respiro: in pochissimi istanti, questo nostro sogno che eravamo riusciti a intraprendere insieme alla mia famiglia e a far crescere insieme a tutte le persone che ci hanno sostenuto negli anni è stato scoperchiato, spazzato via.

Sono stati attimi, il vento a 130 km orari ha spostato e gettato lontano mattoni e tegole, ha piegato il ferro, ha divelto gli alberi.

Siamo qui adesso, immobili. Non sappiamo come rialzarci, abbiamo paura di non farcela.

Ma sono tante le persone che si fermano per un abbraccio, un saluto, un incoraggiamento.

Grazie a tutti voi dunque, al vostro incitamento, siamo qui a chiedere aiuto.

Fate finta di sedervi insieme a noi, anche se non ci sono più le sedie.

Immaginate di poterlo ancora fare.

Basta poco, come se compraste una piadina, un piatto di pasta, un dolce o un gelato – anche se non possiamo portarvelo al tavolo. Perché non ci sono più i tavoli.

Eppure, ci aiuterebbe ad avere la forza per riprovarci.

Vi ringraziamo di cuore, per tutto il sostegno.

Andrea Ricci Maccarini

::: qualche informazione :::

> Eravamo questo, prima di volare via: LE SPIGHE

> Servizio su RAINEWS

> Servizio su RAVENNATODAY

> Articolo su CORRIERE DI ROMAGNA