LA STORIA DEL MIO BABBO GUIDO.
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Ciao a tutti mi presento: mi chiamo Sara ed ho 29 anni, e oggi vi vorrei raccontare l'ultimo anno di vita, turbolento di mio papà.
Il 13 gennaio 2020, dopo un ricovero ospedaliero a mio papà viene diagnosticato un tumore alla testa del pancreas.
Con forza e coraggio, iniziamo o meglio inizia a fare le chemioterapie, il periodo è stato da febbraio a giugno.
A giugno come detto, finisce il primo ciclo di chemio.
Da giugno fino a settembre nessuno ci considera più, mio padre è lasciato allo stato brado nelle mani della sua malattia.
Chiamando l'ospedale sotto la quale era in cura mi sento dire più volte, mi dispiace signora ma purtroppo questo non è l'anno giusto nel quale ammalarsi, c'è il covid.
Fino a che dopo varie minacce, presa dal panico, a fine settembre riesco ad avere un colloqui con l'ospedale, ed all'incirca mio papà a metà ottobre inizia a fare la sua ultima seduta di chemio.
Il 31 ottobre nella notte mio papà si sveglia dicendo che si sentiva male ed avrei dovuto chiamare un ambulanza.
Quello è stato l'ultimo giorno in cui io ho visto mio papà perché il 5 novembre muore da solo in un letto di ospedale.
Ad oggi purtroppo mi ritrovo ancora a dover pagare il funerale,essendo figlia unica di due genitori separati i doveri spettano tutti a me, perché purtroppo con il Covid sto lavorando poco e niente.
Ho lottato per avere le cartelle cliniche, ed ho trovato un medico base che a grandi linee me le ha lette ma mi ha suggerito di farmele leggere da qualcuno di più competente (e purtroppo questo costa) perché anche secondo lui ci sono stati degli errori clinici.
Ad oggi sono qui a chiedere umilmente un contributo a chiunque abbia voglia di aiutare me a fare un po di luce su questa vicenda, perché credo in un mondo migliore, e credo che le ingiustizie vadano fatte venire alla luce e vada denunciato quello che non è stato fatto bene.
Vi ho raccontato brevemente un anno meschino, che mi ha portato via il mio papà a soli 58 anni, ma sicuramente non basterebbe un libro per raccontare tutte le sensazioni ed i fatti che abbiamo passato in questo anno io e proprio Babbo Guido.
In più tutto ciò che avanzerà da queste spese burocratiche verrà donato all'associazione Nastro viola per la lotta contro il tumore al pancreas.
Grazie infinitamente di cuore a chiunque donerà, anche un solo euro per me fanno la differenza.
Il 13 gennaio 2020, dopo un ricovero ospedaliero a mio papà viene diagnosticato un tumore alla testa del pancreas.
Con forza e coraggio, iniziamo o meglio inizia a fare le chemioterapie, il periodo è stato da febbraio a giugno.
A giugno come detto, finisce il primo ciclo di chemio.
Da giugno fino a settembre nessuno ci considera più, mio padre è lasciato allo stato brado nelle mani della sua malattia.
Chiamando l'ospedale sotto la quale era in cura mi sento dire più volte, mi dispiace signora ma purtroppo questo non è l'anno giusto nel quale ammalarsi, c'è il covid.
Fino a che dopo varie minacce, presa dal panico, a fine settembre riesco ad avere un colloqui con l'ospedale, ed all'incirca mio papà a metà ottobre inizia a fare la sua ultima seduta di chemio.
Il 31 ottobre nella notte mio papà si sveglia dicendo che si sentiva male ed avrei dovuto chiamare un ambulanza.
Quello è stato l'ultimo giorno in cui io ho visto mio papà perché il 5 novembre muore da solo in un letto di ospedale.
Ad oggi purtroppo mi ritrovo ancora a dover pagare il funerale,essendo figlia unica di due genitori separati i doveri spettano tutti a me, perché purtroppo con il Covid sto lavorando poco e niente.
Ho lottato per avere le cartelle cliniche, ed ho trovato un medico base che a grandi linee me le ha lette ma mi ha suggerito di farmele leggere da qualcuno di più competente (e purtroppo questo costa) perché anche secondo lui ci sono stati degli errori clinici.
Ad oggi sono qui a chiedere umilmente un contributo a chiunque abbia voglia di aiutare me a fare un po di luce su questa vicenda, perché credo in un mondo migliore, e credo che le ingiustizie vadano fatte venire alla luce e vada denunciato quello che non è stato fatto bene.
Vi ho raccontato brevemente un anno meschino, che mi ha portato via il mio papà a soli 58 anni, ma sicuramente non basterebbe un libro per raccontare tutte le sensazioni ed i fatti che abbiamo passato in questo anno io e proprio Babbo Guido.
In più tutto ciò che avanzerà da queste spese burocratiche verrà donato all'associazione Nastro viola per la lotta contro il tumore al pancreas.
Grazie infinitamente di cuore a chiunque donerà, anche un solo euro per me fanno la differenza.
Organizer
Sara Stassi
Organizer
Pisa, Province of Pisa
