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Donare abbracci "virtuali" a pazienti COVID-19

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Campagna donazioni # abbracciame (abbracci virtuali oggi per abbracci più reali domani)

Acquisto TABLET per pazienti affetti da COVID-19 nelle Terapie Intensive dell'Azienda dei Colli (Monaldi - Cotugno - CTO)
e se la campagna " abbracciame " andrà a buon fine la estenderemo a tutte le Aziende Ospedaliere della Campania.  

Cari lettori, chi ha intrapreso questa Iniziativa Sono degli infermieri dell'Azienda dei Colli di Napoli (Monaldi - Cotugno - CTO)

Abbiamo deciso di aiutare gli infermieri in questa campagna Donazioni Abbracciame  perchè qualsiasi sia il nostro ruolo abbiamo l'obbligo di essere parte attiva nel miglior modo possibile.

Dal momento in cui una persona risulta positiva alla covid-19 viene messa in quarantena e la famiglia non potrà più vederla fino alla sua completa guarigione, nel caso contrario, se la sua situazione di salute peggiorasse fino a portarlo al decesso, alla famiglia non sarà concesso vederla neanche da morta, ne fargli un funerale, gli verrà solamente comunicato che è morta e penserà lo stato allo smaltimento della salma.

Provate ad immaginare questa situazione e capirete l' importanza della campagna abbracciame

A volte capita che in giorni ordinari succede qualcosa di piacevolmente inaspettato, basta aprire un libro acquistato anni fa, per poter leggere una cosa che neanche dopo anni di esperienza puoi trovare.

Tendiamo ad associare alle nostre più oscure emozioni il termine angoscia, ansia, depressione, paura ...
ma ci siamo mai posti la domanda che
ad esempio l'angoscia può innalzare le nostre scelte ad altissimi livelli?


Provare angoscia è essere consapevoli che la nostra vita non procede nel modo giusto percependo dinanzi a noi una strada tortuosa, ma proprio nel declino puro, che ci vuole rendere conto che potremmo anche imboccare un'altra strada e quindi avere la libertà di scegliere.

La nostra libertà di scelta ci rende autentici e veri.

Diceva Soren Kierkegaard in “L'angoscia è la vertigine della libertà” ed io oggi posso dire che ne sono pienamente d'accordo.

Adesso parliamo di chi sta soffrendo
Potrei continuare all'infinito a parlare di noi, dirvi che siamo infermieri e che subiamo in prima linea quest'emergenza, ma a cosa servirebbe?

Vorrei porre l'attenzione sulle persone che si trovano a subire tutto ciò che è percepito dal loro isolamento, dalla loro dispnea, dal loro stato febbrile dalla loro grande angoscia.

Oggi però, quest'angoscia, non li pone nella condizione di scegliere ma di sottostare a ciò che l'equipaggiamento sanitario ha descritto

Allora mi chiedo, cosa possiamo fare noi?
Ci chiedono di restare a casa, a chi può, ma siamo stati attivi in ​​questa battaglia, ci possiamo ritenere vittoriosi o vinti, nemici o amici?

Certo a molte domande non potremmo ancora rispondere, ma possiamo nel nostro piccolo, alleviare tutte quelle sensazioni che possono emergere da uno stato totale di desolazione.

Non posso dirvi altro ma vi racconto uno squarcio di quello che viviamo quotidianamente, non raccontandovi delle abrasioni provocate dalle mascherine o dal non percepire il tatto dato che siamo obbligati e indossare tre paia di guanti, ma vi racconto quello che c'è dietro a quelle porte:

persone alle quali non puoi far altro che garantire, per quanto possibile, la migliore assistenza necessaria, che non puoi ricevere visite dai parenti, ai quali non puoi attuare quello che i libri ei corsi di studio ti hanno insegnato; devi solo svolgere al massimo il tuo lavoro per non compromettere quella che è la loro sopravvivenza.
Il conforto che possiamo dargli è veramente minimo, ti senti inerme quando li vedi ammutoliti, impauriti o in preda al pianto che chiedono "mio figlio come sta?"

Come si può tornare a casa e non pensare a tutto questo?

Non possiamo dare la colpa a qualcuno se non ci sono le risorse necessarie per donare ad ogni paziente un dispositivo per essere in grado di ESSERE PARTE ANCORA DI QUESTO MONDO.

Allora abbiamo pensato… se unissimo le nostre forze e invece di restare in una casa inermi non proviamo a mettere in atto l'arte più bella al mondo:

LA SOLIDARIETA '

Doniamo ai nostri pazienti la possibilità di avere una seconda scelta nella loro angoscia ed avere la facoltà di essere ancora “liberi”.

 

Facciamo in modo che sentano e vedano i loro cari e vieni di consueto si fa in una sfida iniziate a nominare chi secondo voi si può interessare a questa iniziativa - postare il link come ho fatto io e taggate scrivendo abbracciame prima della @, speriamo nel vs buon cuore).

 

#abbracciame (abbracci virtuali oggi, per abbracci più reali domani)

Organizer and beneficiary

Roberto De Girolamo
Organizer
Naples, Metropolitan City of Naples
Daniel Canonico
Beneficiary

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