Danzare in Accademia
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Mi presento: io sono Mia e tra qualche mese compirò 14 anni.
Ho iniziato a danzare a 7 anni, quasi per gioco. La mia storia non è quella di un'infatuazione per la danza e il balletto, ma il racconto di un amore sbocciato per caso e che cresce di intensità giorno dopo giorno.
In prima elementare, mio fratello non è andato a giocare a calcio e io non sono stata mandata a danza. Abbiamo fatto entrambi altro: nuoto, karate, pallavolo, chitarra. Io ero contenta perché da piccola le maestre di danza mi facevano molta paura.
In seconda elementare, alla fine del centro estivo, gli istruttori hanno organizzato uno spettacolo e io ho chiesto ai miei genitori il permesso di partecipare: volevo salire sul palco di quel teatro a tutti i costi.
Subito dopo, a settembre, ho chiesto a mia mamma di iscrivermi a danza classica.
Ho studiato due anni nella scuola di quartiere e, alla fine del secondo anno, la maestra mi ha consigliato di cambiare scuola per trasferirmi in una migliore. Mamma e papà hanno cercato e trovato una scuola con queste caratteristiche.
Sono andata in una scuola migliore, dove mi hanno notata e inserita in un gruppo pre-accademico.
Le altre ragazze erano più grandi e più brave. Ho sudato un anno intero per raggiungere il loro livello: ho sudato, pianto, mi sono arrabbiata, ma ho anche trovato delle amiche preziose e ho sempre continuato a ballare, tra risate e sì, anche lacrime.
Quattro, cinque ore al giorno, tutti i giorni. Ballare non mi basta mai. Ballare e salire su un palco. Questa è la mia vita. Quando ballo sono viva.
È ciò che sono e ciò che voglio essere.
Quest'anno è stato un anno di sfide: concorsi, provini audizioni, tanti NO senza una spiegazione, e alla fine è arrivato il tanto atteso SÌ, l’ammissione in una grande accademia.
A settembre lascerò la mia casa, la mia famiglia e i nostri due cani, e andrò a vivere nel convitto dell’accademia dove studierò per i prossimi cinque anni.
Un sogno che si avvera, un'opportunità che diventa reale.
La scuola è molto cara, il convitto ha un costo importante, le spese in questi anni per sostenere la mia arte sono state tante. Quello che io e la mia famiglia stiamo cercando è uno sponsor che mi aiuti a non abbandonare questo sogno: vuoi aiutarmi a realizzare il mio desiderio?
Ho iniziato a danzare a 7 anni, quasi per gioco. La mia storia non è quella di un'infatuazione per la danza e il balletto, ma il racconto di un amore sbocciato per caso e che cresce di intensità giorno dopo giorno.
In prima elementare, mio fratello non è andato a giocare a calcio e io non sono stata mandata a danza. Abbiamo fatto entrambi altro: nuoto, karate, pallavolo, chitarra. Io ero contenta perché da piccola le maestre di danza mi facevano molta paura.
In seconda elementare, alla fine del centro estivo, gli istruttori hanno organizzato uno spettacolo e io ho chiesto ai miei genitori il permesso di partecipare: volevo salire sul palco di quel teatro a tutti i costi.
Subito dopo, a settembre, ho chiesto a mia mamma di iscrivermi a danza classica.
Ho studiato due anni nella scuola di quartiere e, alla fine del secondo anno, la maestra mi ha consigliato di cambiare scuola per trasferirmi in una migliore. Mamma e papà hanno cercato e trovato una scuola con queste caratteristiche.
Sono andata in una scuola migliore, dove mi hanno notata e inserita in un gruppo pre-accademico.
Le altre ragazze erano più grandi e più brave. Ho sudato un anno intero per raggiungere il loro livello: ho sudato, pianto, mi sono arrabbiata, ma ho anche trovato delle amiche preziose e ho sempre continuato a ballare, tra risate e sì, anche lacrime.
Quattro, cinque ore al giorno, tutti i giorni. Ballare non mi basta mai. Ballare e salire su un palco. Questa è la mia vita. Quando ballo sono viva.
È ciò che sono e ciò che voglio essere.
Quest'anno è stato un anno di sfide: concorsi, provini audizioni, tanti NO senza una spiegazione, e alla fine è arrivato il tanto atteso SÌ, l’ammissione in una grande accademia.
A settembre lascerò la mia casa, la mia famiglia e i nostri due cani, e andrò a vivere nel convitto dell’accademia dove studierò per i prossimi cinque anni.
Un sogno che si avvera, un'opportunità che diventa reale.
La scuola è molto cara, il convitto ha un costo importante, le spese in questi anni per sostenere la mia arte sono state tante. Quello che io e la mia famiglia stiamo cercando è uno sponsor che mi aiuti a non abbandonare questo sogno: vuoi aiutarmi a realizzare il mio desiderio?
Organizer
Riccardo Landi
Organizer
Milan, Lombardia