Amigdala, oltre la mente (spettacolo teatrale)
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AMIGDALA, OLTRE LA MENTE (spettacolo teatrale)
Si tratta di uno spettacolo teatrale trattante un tema, penso il più diffuso in Italia: gli attacchi di panico. Ebbene si, viene trattata questa tematica, questo disturbo, che colpisce sempre più persone e, tante volte, le accompagna fino alla morte. Ho deciso di realizzare questo spettacolo anche per sensibilizzare tutti coloro, soprattutto medici, che fino ad ora sminuiscono il problema, semplicemente perché non capiscono a cosa si è costretti a vivere ogni singolo secondo. Lo spettacolo infatti mostra una vicenda che gira attorno ad una ragazza, Malena, che viene colpita da questo disturbo. Attacco di panico che, per la prima volta si presenta in forma umana alle persone, in modo da rendere proprio esplicito il suo percorso distruttivo a scapito delle persone. Il tutto sarà poi spiegato e specificato da un professore esperto del settore, uno psicoterapeuta, che spiegherà da cosa/come/perché/da dove nasce questo disturbo, tenendo una sorta di dibattito per andare a sciogliere i dubbi che potrebbero essere ancora presenti alla fine dello spettacolo.E' possibile avere un'idea di quello di cui sto parlando andando a vedere un breve estratto dello spettacolo nella sua ultima messa in scena, quella al teatro Elios di Carmagnola, il 27/07/2019
I fondi saranno utilizzati per migliorare ulteriormente lo spettacolo, sottolineare maggiormente il messaggio che tendo a voler trasmettere, mettere in piedi una maggiore propaganda e mettere in mostra, sempre di più e sempre a più persone, quello che sta diventando un problema mondiale.
Ne beneficeranno tutti coloro che verranno ad assistere alla messa in scena nelle prossime repliche in programma. Verranno inglobati, assorbiti, nella storia che verrà trattata. Saranno toccati argomenti molto particolari, spesso e volentieri mai analizzati durante una giornata "normale" ma che, per la maggior parte dei casi, sono stati vissuti. La persona che vedrà questo spettacolo si sentirà parte dello spettacolo in quanto vedrà il suo vissuto proiettato sul palcoscenico.
Per me ricevere un sostegno finanziario consisterebbe in una vera e propria vittoria. Questo perché sono giovane, ho 23 anni. Poi perché lo spettacolo è scritto da me, nonostante la mia giovane età. Ho investito tempo, fatica (anche e soprattutto psicologica) passione e studio per rendere il tutto il più perfetto possibile e per due repliche (le uniche svolte) ha funzionato. Ho condiviso col pubblico e con il cast un pezzo di me, cosa non facile soprattutto per il momento storico e la situazione sociale che viviamo, composto da una società che giudica un libro dalla copertina e che spinge quindi una persona a chiudersi in se stessa, a non manifestare quello che potrebbe diventare un problema letale, solo perché quello che affligge questa persona "non si vede e non si tocca". Mi aiuterebbe a mettere in risalto quello che davvero spaventa la gente, comune e non: la paura del non tangibile, del non visibile. La paura di un qualcosa che c'è ma non posso vedere, non posso individuare, non posso curare direttamente con una terapia specifica, di un qualcosa che non ha una terapia e che quindi mi porta a far diventare il paziente una cavia a cui somministro farmaci (che funzionano ma fino ad un certo punto).
La mia gratitudine verrà mostrata inserendo, per chi sosterrà questo spettacolo, il nome/biglietto da visita del beneficiario su tutte le locandine che verranno esposte e sui biglietti che verranno erogati, verrà mostrata alla fine dello spettacolo ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla divulgazione ed alla messa in scena.
Per il termine della raccolta non ci sono tempi limite, ora come ora mi verrebbe da fissare una prima fine al 31/12/2019, anche se lo spettacolo girerà sempre, sono già in fase di elaborazione date per l'anno 2019/2020.
Si tratta di uno spettacolo teatrale trattante un tema, penso il più diffuso in Italia: gli attacchi di panico. Ebbene si, viene trattata questa tematica, questo disturbo, che colpisce sempre più persone e, tante volte, le accompagna fino alla morte. Ho deciso di realizzare questo spettacolo anche per sensibilizzare tutti coloro, soprattutto medici, che fino ad ora sminuiscono il problema, semplicemente perché non capiscono a cosa si è costretti a vivere ogni singolo secondo. Lo spettacolo infatti mostra una vicenda che gira attorno ad una ragazza, Malena, che viene colpita da questo disturbo. Attacco di panico che, per la prima volta si presenta in forma umana alle persone, in modo da rendere proprio esplicito il suo percorso distruttivo a scapito delle persone. Il tutto sarà poi spiegato e specificato da un professore esperto del settore, uno psicoterapeuta, che spiegherà da cosa/come/perché/da dove nasce questo disturbo, tenendo una sorta di dibattito per andare a sciogliere i dubbi che potrebbero essere ancora presenti alla fine dello spettacolo.E' possibile avere un'idea di quello di cui sto parlando andando a vedere un breve estratto dello spettacolo nella sua ultima messa in scena, quella al teatro Elios di Carmagnola, il 27/07/2019
I fondi saranno utilizzati per migliorare ulteriormente lo spettacolo, sottolineare maggiormente il messaggio che tendo a voler trasmettere, mettere in piedi una maggiore propaganda e mettere in mostra, sempre di più e sempre a più persone, quello che sta diventando un problema mondiale.
Ne beneficeranno tutti coloro che verranno ad assistere alla messa in scena nelle prossime repliche in programma. Verranno inglobati, assorbiti, nella storia che verrà trattata. Saranno toccati argomenti molto particolari, spesso e volentieri mai analizzati durante una giornata "normale" ma che, per la maggior parte dei casi, sono stati vissuti. La persona che vedrà questo spettacolo si sentirà parte dello spettacolo in quanto vedrà il suo vissuto proiettato sul palcoscenico.
Per me ricevere un sostegno finanziario consisterebbe in una vera e propria vittoria. Questo perché sono giovane, ho 23 anni. Poi perché lo spettacolo è scritto da me, nonostante la mia giovane età. Ho investito tempo, fatica (anche e soprattutto psicologica) passione e studio per rendere il tutto il più perfetto possibile e per due repliche (le uniche svolte) ha funzionato. Ho condiviso col pubblico e con il cast un pezzo di me, cosa non facile soprattutto per il momento storico e la situazione sociale che viviamo, composto da una società che giudica un libro dalla copertina e che spinge quindi una persona a chiudersi in se stessa, a non manifestare quello che potrebbe diventare un problema letale, solo perché quello che affligge questa persona "non si vede e non si tocca". Mi aiuterebbe a mettere in risalto quello che davvero spaventa la gente, comune e non: la paura del non tangibile, del non visibile. La paura di un qualcosa che c'è ma non posso vedere, non posso individuare, non posso curare direttamente con una terapia specifica, di un qualcosa che non ha una terapia e che quindi mi porta a far diventare il paziente una cavia a cui somministro farmaci (che funzionano ma fino ad un certo punto).
La mia gratitudine verrà mostrata inserendo, per chi sosterrà questo spettacolo, il nome/biglietto da visita del beneficiario su tutte le locandine che verranno esposte e sui biglietti che verranno erogati, verrà mostrata alla fine dello spettacolo ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla divulgazione ed alla messa in scena.
Per il termine della raccolta non ci sono tempi limite, ora come ora mi verrebbe da fissare una prima fine al 31/12/2019, anche se lo spettacolo girerà sempre, sono già in fase di elaborazione date per l'anno 2019/2020.
Fundraising team: Team "Amigdala, oltre la mente" (1)
Walter Cavallo
Organizer
Racconigi, Province of Cuneo
Alessandra Fissore
Team member
