Aiuta Miriam per la sua operazione

Mi chiamo Miriam, ho 44 anni e sono una donna transgender originaria della Romania. Vivo in Italia da 14 anni e dopo aver conseguito la qualifica da OSS, ho lavorato per 6 anni in una casa di riposo mentre ora svolgo la stessa mansione in una struttura per persone con disabilità. So di essere una donna dall'età di 3 anni. Mia madre mi racconta che già allora piangevo perché volevo indossare la gonna. Una volta arrivata in Italia mi sono dovuta occupare della mia situazione lavorativa e della regolarizzazione dei documenti per poi passare il restante tempo nella paura di perdere il posto di lavoro qualora avessi finalmente deciso di cominciare il percorso per essere me stessa. Il 2020, con l’avvento della pandemia, ha aggravato la mia situazione psicologica facendomi piombare in uno stato depressivo che mi ha portato a pensare: o vivo il tempo che mi resta da donna, o è finita. Così ho deciso di prendere  in mano la mia vita e di farmi seguire da un centro specializzato di Torino che mi ha accompagnato fino alla fine del mio percorso: tutto ciò che, ad oggi, mi separa dalla felicità e dal bisogno di riconoscermi quando mi guardo allo specchio è l’operazione di riassegnazione chirurgica del sesso. Purtroppo la chirurgia per le persone transessuali in Italia deve ancora essere perfezionata per molti aspetti e diverse persone transessuali di mia conoscenza hanno avuto problemi di salute dopo un intervento tramite il servizio sanitario nazionale. La vita è una sola e la salute anche, perciò ho fatto le mie ricerche e ho deciso di operarmi in una clinica della Thailandia specializzata in operazioni come quella che dovrei subire io. Benché io abbia un contratto a tempo indeterminato, il mio stipendio non mi consente di ottenere dalla mia banca il credito di cui necessiterei, mi mancherebbero 5.000€ che non so come reperire. So che per molte persone questa potrebbe essere considerata come una banale operazione di chirurgia plastica da rimandare a quando potrei permettermelo ma per me non c’è più tempo: ho vissuto 44 anni nel corpo di un uomo ma sono una donna che non riesce più a convivere con il proprio aspetto fisico.  Per tutte queste ragioni rivolgo a chi leggerà un’accorata richiesta di aiuto, perché con le mie forze fino ad oggi sono arrivata ovunque ma questo scoglio è ancora troppo grande da superare, ne va della mia salute psicologica. Ringrazio di cuore tutti coloro che sentiranno di darmi una mano a realizzare il sogno che rincorro da tutta la vita.