Adotta una Lunetta del Chiostro di S.M. d. Quercia
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Campagna di raccolta fondi per il restauro delle lunette del Chiostro e della Sagrestia
della Basilica di Santa Maria della Quercia – Viterbo
La Basilica Santuario Santa Maria della Quercia, monumento nazionale dal 1871, è una delle perle più splendenti e luminose del Lazio, uno dei più grandi ed importanti santuari mariani europei, capolavoro del Rinascimento a Viterbo. Nel corso dei secoli si sono avvicendate le più importanti firme di architetti e maestranze del ‘500. Nel 1602 il Consiglio dei Padri domenicani padri domenicani, custodi del Santuario dal 1469 al 1932, decise che si dovevano affrescare le pareti del Chiostro della Cisterna - unico nel suo genere racchiudendo in un armonico schema compositivo l’architettura neogotica e rinascimentale - con le storie dei Miracoli della Madonna della Quercia, dei Santi e personaggi illustri benefattori del Santuario. Fu dato incarico a diversi pittori, Pompeo Carosi, Cesare Nebbia, Pier Francesco Mola ecc, di portare a compimento quest’opera raccontando con immagini i momenti salienti della devozione a colei che oggi è la Patrona della Diocesi di Viterbo e Custode della Città. Le 26 lunette, di pregevole fattura, furono realizzate grazie alle famiglie viterbesi e allo stesso Convento nell’arco del XVII secolo.
Nel 1832 nei libri di amministrazione dei Padri Domenicani è presente un compenso di tre scudi ad Angelo Papini per il restauro delle lunette. Angelo Papini viene ricordato nella storia di Viterbo come il primo della famiglia Papini che dal 1820 costruirono la Macchina di Santa Rosa.
La bellissima e pregevole Sagrestia, con gli arredi lignei in radica di noce, presenta affreschi a grotesqueche in cui sono incastonate scene che raccontano la vita di Maria, realizzati nel 1700 dal pittore tedesco Noteler (soffitto) e da Tacchini (viterbese)
Per ogni opera d’arte, il tempo l’usura e l’umidità contribuiscono al deterioramento, e oggi stiamo rischiando di perdere, irrimediabilmente, pezzi unici di bellezza.
Chiediamo, attraverso questa campagna sostenuta dal Comune di Viterbo, un aiuto nel contribuire al restauro delle lunette del Chiostro della Cisterna e della Sagrestia della Basilica per poter restituire all’intera comunità un patrimonio artistico e culturale di indiscusso valore. La stima dei lavori è prevista per Euro 80.000,00 - che verranno rendicontati nella massima trasparenza – cifra inarrivabile dalla sola Parrocchia ma che possiamo affrontare mettendoci tutti insieme.
Campagna di raccolta fondi per il restauro delle lunette del Chiostro e della Sagrestia
della Basilica di Santa Maria della Quercia – Viterbo
La Basilica Santuario Santa Maria della Quercia, monumento nazionale dal 1871, è una delle perle più splendenti e luminose del Lazio, uno dei più grandi ed importanti santuari mariani europei, capolavoro del Rinascimento a Viterbo. Nel corso dei secoli si sono avvicendate le più importanti firme di architetti e maestranze del ‘500. Nel 1602 il Consiglio dei Padri domenicani padri domenicani, custodi del Santuario dal 1469 al 1932, decise che si dovevano affrescare le pareti del Chiostro della Cisterna - unico nel suo genere racchiudendo in un armonico schema compositivo l’architettura neogotica e rinascimentale - con le storie dei Miracoli della Madonna della Quercia, dei Santi e personaggi illustri benefattori del Santuario. Fu dato incarico a diversi pittori, Pompeo Carosi, Cesare Nebbia, Pier Francesco Mola ecc, di portare a compimento quest’opera raccontando con immagini i momenti salienti della devozione a colei che oggi è la Patrona della Diocesi di Viterbo e Custode della Città. Le 26 lunette, di pregevole fattura, furono realizzate grazie alle famiglie viterbesi e allo stesso Convento nell’arco del XVII secolo.
Nel 1832 nei libri di amministrazione dei Padri Domenicani è presente un compenso di tre scudi ad Angelo Papini per il restauro delle lunette. Angelo Papini viene ricordato nella storia di Viterbo come il primo della famiglia Papini che dal 1820 costruirono la Macchina di Santa Rosa.
La bellissima e pregevole Sagrestia, con gli arredi lignei in radica di noce, presenta affreschi a grotesqueche in cui sono incastonate scene che raccontano la vita di Maria, realizzati nel 1700 dal pittore tedesco Noteler (soffitto) e da Tacchini (viterbese)
Per ogni opera d’arte, il tempo l’usura e l’umidità contribuiscono al deterioramento, e oggi stiamo rischiando di perdere, irrimediabilmente, pezzi unici di bellezza.
Chiediamo, attraverso questa campagna sostenuta dal Comune di Viterbo, un aiuto nel contribuire al restauro delle lunette del Chiostro della Cisterna e della Sagrestia della Basilica per poter restituire all’intera comunità un patrimonio artistico e culturale di indiscusso valore. La stima dei lavori è prevista per Euro 80.000,00 - che verranno rendicontati nella massima trasparenza – cifra inarrivabile dalla sola Parrocchia ma che possiamo affrontare mettendoci tutti insieme.
Organizer
Massimiliano Balsi
Organizer
Viterbo, VT