Guida alle pensioni integrative: Garantire una pensione sicura

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A causa dell’aumento della vita media della popolazione italiana  le pensioni sono erogate dallo Stato per un tempo maggiore, tuttavia la crisi della crescita economica ha progressivamente diminuito le entrate contributive. Negli ultimi anni in Italia sono state varate delle riforme pensionistiche volte a non mandare in fallimento il sistema, le future pensioni saranno via via più basse dell’ultima retribuzione percepita, per questo parallelamente si è istituito un sistema di previdenza complementare.  

Esplorate il mondo della previdenza complementare e scoprite le strategie per incrementare i vostri fondi pensione in modo efficace e sicuro.

Introduzione alle pensioni integrative

Per pensione integrativa si intende una forma di previdenza complementare che ha come obiettivo garantire un tenore di vita adeguato anche dopo aver smesso di lavorare. La previdenza complementare, in Italia è disciplinata dal D.lgs. 5 dicembre 2005 n. 252

Nell’articolo parleremo di come funziona la pensione integrativa, quali sono i vantaggi e gli eventuali rischi. Le varie forme pensionistiche complementari e le differenze. Per approfondire l’argomento rimandiamo anche al sito https://www.inps.it/.

La pensione integrativa è il capitale che si decide di accumulare nel corso della vita attraverso degli accantonamenti periodici di denaro. Questo capitale verrà utilizzato per integrare la rendita previdenziale prevista dallo Stato. 

L’importanza delle pensioni integrative

Una forma di pensione integrativa finalizzata a mantenere dignitoso il proprio tenore di vita potrà essere determinante soprattutto nella prospettiva in cui la pensione statale come detto sopra, sarà sempre più bassa. Per avere una pensione integrativa si hanno a disposizione diversi strumenti, l’importante è scegliere accuratamente in base alle proprie esigenze, il fine ultimo deve essere quello di utilizzare il capitale accumulato per affrontare il periodo post-pensionamento e garantirsi così la stabilità finanziaria. 

Nel corso dei decenni nel nostro Paese il mercato del lavoro è cambiato notevolmente e sarà sempre di più caratterizzato dalla precarietà. Le nuove generazione sentiranno il peso delle riforme previdenziali, il regime contributivo e la revisione nel tempo in base alle aspettative di vita, causeranno una progressiva diminuzione del valore della pensione.   

Questo scenario porta alla conclusione che proprio nella fase della vita più fragile, la vecchiaia, si potrà rischiare di essere più vulnerabili a causa di diminuzione delle proprie  risorse economiche. 

Diversi tipi di pensione integrativa

Sono forme pensionistiche complementari: i fondi pensione negoziali, i fondi pensione aperti, i piani individuali pensionistici e i fondi pensione preesistenti. Per approfondimenti rimandiamo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di seguito un estratto dal sito del Ministero:

  • I fondi chiusi (art. 3 del D.lgs. 252/2005) di origine ‘negoziale’, sono forme pensionistiche complementari istituite dai rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro nell’ambito della contrattazione nazionale, di settore o aziendale.
  • I fondi aperti (art. 12 del D.lgs. 252/2005) sono forme pensionistiche complementari istituite da banche, imprese di assicurazioni, società di gestione del risparmio (SGR) e società di intermediazione mobiliare (SIM).
  • I Piani pensionistici individuali (PIP) (art. 13 del D.Lgs. 252/2005), rappresentano i contratti di assicurazione sulla vita con finalità previdenziale. Le regole che li disciplinano non dipendono solo dalla polizza assicurativa ma anche da un regolamento basato sulle direttive della COVIP. Lo scopo è garantire all’utente gli stessi diritti e prerogative analoghi alle forme pensionistiche complementari.
  • I fondi pensione preesistenti. Si tratta dei fondi pensione già esistenti al 15 novembre 1992, ovvero prima del Decreto legislativo del 21 aprile 1993, n. 124 (provvedimento abrogato dal D.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252) che ha istituito la previdenza complementare. Questi fondi hanno caratteristiche proprie che li distinguono dai fondi istituiti successivamente. Possono, ad esempio, gestire direttamente le risorse senza ricorrere a intermediari specializzati. Si tratta di Fondi collettivi per i quali l’adesione dipende da accordi o contratti aziendali o interaziendali.

Pro e contro dei diversi regimi pensionistici integrativi

Una previdenza complementare può aiutare chi non raggiunge una pensione pubblica adeguata a mantenere uno stile di vita dignitoso. I fondi pensione sono classificati in base al soggetto che li istituisce e alle modalità di adesione.

Generalmente, in base alle offerte dei vari istituti bancari o di chi gestirà il fondo, si ha libertà sulla quota da versare e anche sulla periodicità con cui farlo. Si può decidere di versare nel fondo una parte del proprio stipendio ogni mese, oppure stabilire una quota fissa da versare alla fine dell’anno, o nel caso di liberi professionisti si potrà anche decidere di variare in base alle spese o alle entrate (si può scegliere anche di girare il proprio Tfr direttamente nel fondo).

Tra i vantaggi di una pensione integrativa c’è la possibilità di vedere incrementati i propri risparmi, in caso di buoni investimenti, e di ritrovarsi con una pensione più alta. Un altro vantaggio è la tassazione agevolata. Per quanto riguarda gli svantaggi o meglio dire i rischi, le continue oscillazioni del mercato finanziario e la mancata garanzia sull’inflazione e sul potere d’acquisto, rischiano di abbassare il valore di quanto già accantonato. Infine, è necessario prima di fare una valutazione, considerare i costi relativi al fondo, che possono variare in base a chi lo istituisce.

3 fasi nel sistema di pensione integrativa

Adesione

Il primo passo da fare è attivare una forma di pensione integrativa. L’adesione è permessa a tutti coloro ai quali manca almeno un anno al conseguimento del trattamento pensionistico di vecchiaia: lavoratori dipendenti (privati o pubblici), lavoratori autonomi e liberi professionisti,

soggetti senza reddito fiscalmente a carico (anche minorenni), percettori di redditi diversi da lavoro (ad esempio immobili). 

Contribuzione (Accumulo)

Al momento dell’adesione la forma pensionistica apre a tuo nome una posizione individuale alimentata dai contributi versati nel corso degli anni e dai rendimenti che maturano attraverso la gestione finanziaria delle risorse. La tua contribuzione individuale è flessibile: puoi modificare gli importi, sospendere o riprendere i versamenti in funzione delle tue esigenze. Al verificarsi di determinate situazioni, puoi anche prelevare una somma a titolo di anticipazione o di riscatto. 

Pensione Integrativa (Rendita)

Una volta maturati i requisiti per la pensione pubblica, e  partecipato per un periodo di almeno cinque anni alla previdenza complementare, sarà possibile trasformare la tua posizione individuale in pensione integrativa (rendita). 

Incentivi fiscali

Chiunque abbia una pensione integrativa può usufruire della deducibilità fiscale dei contributi versati nel fondo pensione dal reddito Irpef dichiarato ogni anno. Lo Stato premia gli iscritti ad un fondo pensione con incentivi fiscali per favorire l’adesione ad una forma di pensione integrativa a quella pubblica.  

Lo Stato ha introdotto una serie di agevolazioni fiscali che riguardano:

  • Il versamento dei contributi
  • I rendimenti generati dalla gestione
  • Le prestazioni offerte dalle forme pensionistiche, sia durante il periodo di versamento (anticipazioni e riscatti) che al momento del pensionamento (rendita pensionistica o capitale maturato)

Crowdfunding come alternativa alla pensione integrativa

Se non vuoi aderire alla pensione integrativa, ma nello stesso tempo non vuoi rischiare di indebitarti, la raccolta fondi può essere uno strumento utile, non solo per chi ha una pensione minima o sociale. Durante la vita può capitare di far fronte a delle spese non preventivate, se questo avviene in vecchiaia, il rischio è di non riuscire a risollevarsi rapidamente, compromettendo le proprie finanze e/o i propri eventuali risparmi.

Una raccolta fondi può aiutarti. Per una campagna di successo segui i nostri consigli qui e ricorda sempre di ringraziare i tuoi sostenitori con gli aggiornamenti, un modo per tenerli al corrente su obiettivi e progetti realizzati. In questo articolo invece puoi trovare ottimi suggerimenti per aumentare le donazioni. 

Aiuta chi vive con una pensione e migliorare il proprio benessere 

Sei in pensione e hai bisogno di un aiuto per pagare bollette o affitto? Racconta la sua storia e lancia una raccolta fondi per migliorare la tua situazione finanziaria. Oppure apri una raccolta fondi per qualcuno che conosci, per dargli un sostegno economico. 

 

Written by elisa