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AIUTA!APOYA!SUPPORT MAQUILA WOMEN IN EL SALVADOR!

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Guarda il video del Sindicato Salvadoreño de Industrias Textiles y Similares (membro della Reb Obreras Campesinas Feministas) a presentazione della campagna:

https://drive.google.com/drive/folders/1j_OEp0nvRga5MHl7nitdUYlWta_pS-lU


Ciao, siamo la Red Obreras Campesinas Feministas El Salvador (e il suo referente italiano Lisangà culture in movimento OdV) e abbiamo bisogno del tuo sostegno affinché 200 operaie salvadoregne delle maquilas possano ricevere una borsa della spesa minima, ciascuna corrispondente al valore di 15 euro, e contenente viveri di prima necessità e alcuni prodotti per l’igiene, tanto più indispensabili al tempo della pandemia.


Lo sfruttamento della manodopera salvadoregna a mano delle maquilas necessita la nascita e la crescita di organizzazioni sindacali attive nel territorio che denuncino le violazioni e proteggano i lavoratori durante la loro occupazione in esse e in caso di licenziamento illegittimo.

Il vostro sostegno è quindi indispensabile per superare al più presto questo momento di grave difficoltà economica, aggravato dalla pandemia.

Vi chiediamo di donare e di condividere la campagna così da aiutarci a raggiungere il primo di molti obiettivi in programma a protezione delle operaie delle maquilas.


Che cos’è la Maquila
?

Le Maquilas sono stabilimenti industriali posseduti o controllati da soggetti stranieri, e costituiscono una delle principali fonti di lavoro in El Salvador, principalmente per le donne.

Secondo i dati della Camera dell'industria tessile e dell'abbigliamento (CAMTEX), questi generano circa 240.000 posti di lavoro, 80.000 diretti e circa 160.000 indiretti. Ad oggi, ci sono 17 zone franche situate in sei dipartimenti del paese. Ospitano più di 200 aziende in vari settori: tessile, abbigliamento, centri di distribuzione, contact center, agroindustria, agricoltura, elettronica e lavorazione dei metalli. ( https://omal.info/spip.php?article5185)

E’ una occupazione molto precaria, gli operai sono fra i più sottopagati del paese (con un salario di $6.25 giornalieri e $187.50 mensili, il più basso dopo quello del settore agricolo) e i diritti dei lavoratori vengono continuamente violati attraverso sfruttamenti a favore della produttività e del guadagno delle imprese, ad esempio con frequenti rotazioni di personale e licenziamenti ingiustificati.

Com’è nata la Red?

La Red Obreras Campesinas Feministas è un’associazione non-profit di operaie  e contadine femministe nata in El Salvador durante la quarantena dalla necessità di rendere visibili  le violazioni dei diritti dei lavoratori delle maquilas.

Vi aderiscono alcune ex operaie della fabbrica Florenzi, Ni una Menos El Salvador, NUMES, il sindacato SSINT, Sindicato Salvadoreño de Industrias Textiles y Similares, che opera nel campo di alcune maquilas alla periferia di San Salvador.  la Organización de Mujeres Salvadoreñas por la Paz, ORMUSA, e l’associazione italiana Lisangà culture in movimento Odv, che ne è referente in Italia.

L’ Associazione di volontariato Lisangà culture in movimento OdV, con sede a Giaveno, nella provincia di Torino, dal 2005 sostiene la comunità rurale di San Francisco Echeverría, frazione di Tejutepeque, nella provincia di Cabañas, in El Salvador, garantendo lo stipendio mensile della bibliotecaria e la borsa di studio per una seconda persona che la affianchi, per il funzionamento della Biblioteca, indispensabile in un villaggio in cui la maggioranza delle famiglie non ha la possibilità di comprare i libri, nemmeno quelli scolastici. Grazie soprattutto al sostegno dell’OPM della Tavola Valdese, portiamo avanti progetti di autosviluppo nel villaggio, nel campo della salute, l’educazione e l’imprenditoria giovanile, oltre al recupero dell’identità storica culturale e il riscatto della memoria storica; sempre in stretto contatto con la Giunta Direttiva, con cui si individuano le necessità e le possibili soluzioni, cercando sempre di utilizzare le risorse umane presenti in loco.

Dal 2020, abbiamo scelto di sostenere campagne di solidarietà ed iniziative di associazioni ed organizzazioni femministe.

La Red permette di unire diversi sindacati di Maquilas per denunciare insieme gli sfruttamenti lavorativi e le ingiustizie sociali e permettere alle operaie (che compongono la maggior parte della forza lavorativa delle maquilas) di lottare per una migliore qualità di vita.

Per raggiungere questo scopo la Red si è posta i seguenti obiettivi:

1)Legalizzare le organizzazioni sindacale
2)Promuovere l’educazione e l’informazione ai lavoratori membri dei direttivi sindacali, affinché ogni donna in posizione di leadership sindacale conosca i propri diritti e sia capace di chiedere giustizia  
3)Aumentare la partecipazione dei lavoratori in proteste e attività politiche che beneficino i lavoratori.
4)Aiutare le operaie delle maquilas licenziate ad aprire laboratori di cucito autogestiti, e partendo da questa esperienza, creare vari laboratorio in diversi comuni del paese.
5)Chiedere all’Assemblea Legislativa modifiche alla ley de Maquila.
6)Riprendere il dialogo con la WRC (Worker Rights Consortium) affinché si prendano misure per cambiare radicalmente la situazione di discriminazione economica e sociale che vivono i lavoratori delle maquilas.

Vi siamo molto grati per il vostro supporto e speriamo che continuerete a sostenere insieme a noi questa causa a noi cara.

In alternativa potete donare tramite bonifico bancario a:

Conto bancario intestato a Maria Teresa Messidoro

IBAN IT51Z360105138246746846843
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Vea el video
del Sindicato Salvadoreño de Industrias Textiles y Similares (miembro de la Reb Obreras Campesinas Feministas) a presentación de la campaña:

https://drive.google.com/drive/folders/1j_OEp0nvRga5MHl7nitdUYlWta_pS-lU

 

¡Hola! Como Lisangà culture in movimento VO, formamos parte de la Red de Obreras y Campesinas Feministas de El Salvador y nos gustaría solicitar tu apoyo.

En El Salvador, la pandemia del COVID-19 afectó profundamente la economía del país. Uno de los sectores productivos que más mujeres emplea es la industria de la maquila. El no pago de salarios y los despidos son las principales medidas que las empresas de maquila han utilizado para hacer frente a las restricciones de confinamiento y, ahora, durante el período de reapertura económica. La explotación de la mano de obra salvadoreña en las maquilas vuelve pertinente la creación y fortalecimiento de sus organizaciones sindicales para denunciar las violaciones y proteger a los/as trabajadores en su lugar de trabajo, en caso de despido ilegítimo.

Estas medidas han afectado enormemente la economía de muchos trabajadores de la maquila y sus familias. Por esta razón, las organizaciones sindicales que acompañan a trabajadoras afectadas y a sus familias desean apoyarles con la compra de canastas de alimentos para aliviar sus necesidades de subsistencia. Junto con los sindicatos de la maquila, Lisangà culture in movimento se ha propuesto entregar a un total de 200 mujeres que trabajan en las maquilas una canasta de víveres a cada una, por un valor de 15 euros cada canasta, la cual contendría alimentos de primera necesidad y productos de higiene básicos, imprescindibles ahora más que nunca durante la pandemia.

Por tanto, su ayuda es fundamental para superar cuanto antes este momento de grave dificultad económica, agravada por la pandemia.

Le pedimos que done y comparta la campaña para ayudarnos a lograr el primero de los muchos objetivos planeados para proteger a los trabajadores de las maquilas.

¿Qué son las maquilas?

Las maquilas son plantas industriales propiedad de capitales extranjeros o gestionadas por ellos. Representan una de las principales fuentes de trabajo en El Salvador, especialmente para las mujeres.

Según los datos de la Cámara de Industrias Textiles, Confección y Zonas Francas (CAMTEX), las maquilas generan unos 240.000 puestos de trabajo, de los cuales 80.000 son empleos directos y 160.000 indirectos. En la actualidad, existen 17 zonas francas en los 6 departamentos del país. Acogen a más de 200 empresas activas en varios sectores: textil, confección, centros de distribución, centros de contacto, agroindustria, agricultura, electrónica e industria metalúrgica. (https://omal.info/spip.php?article5185)

Trabajar en una maquila es un empleo precario, de los peor pagados del país, con un salario diario de 6,25 dólares y un sueldo mensual de 187,50 dólares. Para favorecer la productividad y las ganancias de la empresa, los derechos de los trabajadores son violados repetidamente a través de la explotación, por ejemplo, con la frecuente rotación de personal y los despidos injustificados.

¿Qué es la Red?

La Red Salvadoreña de Obreras y Campesinas Feministas es una organización sin ánimo de lucro de mujeres feministas trabajadoras de las fábricas y del campo. Nació en El Salvador durante el cierre por la necesidad de llamar la atención sobre las violaciones de los derechos de los trabajadores en las maquilas.

Para lograr este objetivo, la Red trabaja por la legalización de los sindicatos, la promoción de la educación e información entre las trabajadoras para que conozcan sus derechos, la potenciación de su participación política, su autoorganización para iniciar nuevos proyectos para su desarrollo económico, la modificación de la legislación de la maquila a favor de las trabajadoras, y la reapertura de un diálogo con el WRC (Consorcio de los Derechos de los Trabajadores), para incidir en la actual situación de discriminación socioeconómica de las trabajadoras de la maquila.

La Red está compuesta por algunas de las ex-trabajadoras de Industrias Florenzi, el colectivo feminista Ni Una Menos El Salvador (NUMES), el Sindicato Salvadoreño de Industrias Textiles y Similares (SSINT) que trabaja en la zona de algunas maquilas en los suburbios de San Salvador, la Organización de Mujeres Salvadoreñas por la Paz ORMUSA (en español) y la asociación italiana Lisangà culture in movimento VO, referente italiano de la Red.

Desde 2005, la organización de voluntariado Lisangà culture in movimento, con sede en Giaveno (en la provincia de Turín), apoya a la comunidad rural de San Francisco Echeverría, en Cabañas, El Salvador. Garantiza el salario mensual del bibliotecario local y la beca de su ayudante. La biblioteca es esencial en un pueblo donde la mayoría de las familias no tienen la posibilidad de comprar libros, ni siquiera los necesarios para la escuela. Gracias principalmente a la contribución financiera Ocho por mil de la Tavola Valdese (parte de la Iglesia Evangélica Valdense), llevamos a cabo proyectos de desarrollo en el pueblo, operando en el campo de la sanidad, la educación, el emprendimiento juvenil, la recuperación de la identidad cultural-histórica y la memoria. Trabajamos en estrecho contacto con la Junta Directiva para identificar las necesidades y las posibles soluciones, tratando siempre de emplear los recursos humanos locales. Desde 2020, apoyamos también campañas e iniciativas solidarias de asociaciones y organizaciones feministas.

Agradeceremos mucho tu contribución económica o tu apoyo en compartir y difundir esta campaña a favor de esta causa que tanto nos preocupa.

Alternativamente, puedes donar a través de una transferencia bancaria a:

Cuenta bancaria: Maria Teresa Messidoro

IBAN: IT51Z360105138246746846843
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Watch the video of the Sindicato Salvadoreño de Industrias Textiles y Similares (member of Reb Obreras Campesinas Feministas) introducing the campaign: 

https://drive.google.com/drive/folders/1j_OEp0nvRga5MHl7nitdUYlWta_pS-lU

Hi! As Lisangà culture in movimento VO, we are part of the Salvadoran Network of Peasant and Working Women (in Spanish, Red Obreras Campesinas Feministas El Salvador) and we would like to kindly ask for your support.

In El Salvador, the COVID-19 pandemic has profoundly affected the country's economy. One of the productive sectors that employs the most women is the maquila industry. Non-payment of wages and layoffs are the main measures that maquila companies have used to cope with the confinement restrictions and, now, during the economic reopening period. The exploitation of Salvadoran labor in the maquilas indicates the need to create and strengthen their union organizations to denounce violations and protect the workers in the workplace in case of illegitimate dismissal.

These measures have greatly affected the economy of many maquila workers and their families. For this reason, the union organizations that accompany affected workers and their families wish to support them by purchasing food baskets to alleviate their subsistence needs. Together with the maquila worker unions, Lisangà culture in movimento is aiming to provide a total of 200 women working at the maquilas with one groceries bag each for the value of 15 euros per bag, containing groceries of utmost necessity and basic hygiene products, essential now more than ever during the pandemic.

Your help is therefore essential to overcome as soon as  possible this moment of serious economic difficulty, aggravated by the pandemic.

We ask you to donate and share the campaign  to help us achieve the first of many goals planned to protect the maquilas workers.


What are the maquilas?

The maquilas are industrial plants owned or managed by foreigners. They represent one of the major sources of work in El Salvador, especially for women.

According to the data of the Chamber of Textile, Clothing and Free Trade Zone Industries (CAMTEX), the maquilas generate about 240,000 workplaces, of which 80,000 are direct jobs and 160,000 are indirect. Today, there are 17 free zones in the 6 departments of the country. They host more than 200 companies active in several sectors: textiles, clothing, distribution centres, contact centers, agroindustry, agriculture, electronics and metallurgic industry. (https://omal.info/spip.php?article5185)

To work in a maquila is a precarious employment, among the lowest-paid in the country with a daily salary of USD$6.25 and a monthly salary of USD$187.50. To favour productivity and the earnings of the company, the workers’ rights are repeatedly violated through exploitation, for instance with frequent staff turnover and unjustified dismissals. 

What is the Network?

The Salvadoran Network of Peasant and Working Women is a nonprofit organization of feminist women workers in factories and in rural fields. It was born in El Salvador during the lockdown out of the necessity to bring attention to the workers’ rights violations in the maquilas.

To achieve this goal, the Network works towards the legalization of unions, the promotion of education and information among workers so that women are aware of their rights, the enhancement of their political participation, their self-organization in order to start new projects for their economic development, the modification of maquila legislation in favor of workers, and the reopening of a dialogue with the WRC (Worker Rights Consortium), in order to have an impacto in the current situation of socio-economic discrimination against maquila workers.

The Network is composed by some of the ex-workers of Florenzi Industries, the feminist collective Ni una Menos El Salvador (NUMES), the Textile Workers Union SSINT (Sindicato Salvadoreño de Industrias Textiles y Similares, in Spanish) that works in the area of some maquilas in the suburbs of San Salvador, the Women’s Organization for Peace ORMUSA (Organización de Mujeres Salvadoreñas por la Pa, in Spanish) and the Italian association Lisangà culture in movimento VO, the Italian referent of the Network.

Since 2005, the voluntary organization Lisangà culture in movimento, based in Giaveno (in the province of Turin), supports the rural community of San Francisco Echeverría, in Cabañas, El Salvador. It guarantees the monthly salary of the local librarian and the scholarship for his/her assistant. The library is essential in a village where the majority of the families don't have the possibility to buy books, not even those necessary for school. Thanks mainly to the financial contribution Eight per Thousand of the Tavola Valdese (part of the Waldensian Evangelical Church), we carry on development projects in the village, operating in the field of healthcare, education, youth entrepreneurship, the recovery of the cultural-historical identity and hmemory. We work in close contact with the Directive Board to identify the needs and the possible solutions, always trying to employ the local human resources. Since 2020, we support solidarity campaigns and initiatives of feminist associations and organizations as well.

We would greatly appreciate your financial contribution or your support in sharing and spreading the word about this campaign in favor of this cause that concerns us so much.

Alternatively, you can donate via bank transfer to:

Bank account name: Maria Teresa Messidoro

IBAN: IT51Z360105138246746846843

Organizer

Lisangà Culture In Movimento
Organizer
Metropolitan City of Turin

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