Sofia nel cuore

Sofia è una splendida bambina di 7 anni che, seppure abbia ricevuto una diagnosi precoce, a nemmeno due anni di età, di disturbo dello spettro autistico a basso funzionamento, con grosse compromissioni e criticità, ha ancora delle enormi difficoltà: non parla e non ha raggiunto nessun tipo di autonomia. Il percorso finora fatto presso le strutture pubbliche, purtroppo, non ha dato ancora i risultati sperati. I genitori, in seguito a un periodo di peggioramento di alcuni degli aspetti più pesanti del quadro di Sofia, probabilmente dovuto anche ad una sua parziale presa di coscienza dei suoi limiti e delle sue difficoltà in confronto ai coetanei, cosa che l'ha portata a mostrare anche segni di umore depresso, hanno infine deciso di rivolgersi ad un team di terapisti che utilizzano il metodo ABA (cliccando sul seguente link si può approfondire l’argomento: https://www.stateofmind.it/2016/12/metodo-aba-autismo/ ). Questo nuovo percorso, che ha lo scopo di affiancare, potenziare e integrare quello offerto dalle strutture pubbliche, è iniziato recentemente, nel mese di marzo 2019. Trent’anni di ricerca hanno dimostrato l’efficacia del metodo ABA nel ridurre comportamenti disfunzionali e nel migliorare e aumentare le capacità comunicative e l’apprendimento, ed è consigliato dalle linee guida ufficiali come uno dei metodi più efficaci in casi problematici e particolarmente compromessi come quelli di Sofia. L’obiettivo che si vuole raggiungere è quello di consentire alla bambina di raggiungere una sufficiente autonomia e un mezzo per comunicare e relazionarsi con gli altri, cosa che per lei sembra diventare sempre più di fondamentale importanza, essendo, a suo modo, una bambina socievole e affettuosa. La causa "Sofia nel Cuore" è nata per raccogliere fondi al fine di aiutare economicamente la famiglia di Sofia, già fortemente provata, che nella foto vedete abbracciata al nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la sua visita del 30 novembre 2018 al Centro Regionale per l’Autismo all’Ospedale Maggiore di Verona.

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