Tutto Sul Crowdfunding Sociale in Italia

| 10 min read Promozione della campagna

I siti di crowdfunding hanno rivoluzionato il mondo. Ma di cosa si tratta? Il crowdfunding è un sistema di finanziamento collettivo che mette in contatto le persone che hanno dei progetti con altre disposte a finanziarli. Chi fa una donazione può ottenere in cambio una quota del capitale sociale dell’impresa a cui invia denaro o ricevere un premio sotto forma di prodotto o servizio. In altri casi i donatori possono sostenere una raccolta fondi organizzata da privati per spirito altruistico, senza avere una contropartita, ovvero fare o sostenere un crowdfunding per il sociale. Una campagna ben congegnata attiva una rete che si allarga con la diffusione della stessa. In questo è determinante l’uso di Internet e dei social network. Maggiore è la diffusione, più alto sarà il numero dei potenziali donatori. Il primo passo da fare, però, è scegliere tra le diverse piattaforme specializzate in crowdfunding sociale, quella che meglio si adatta alle nostre esigenze.

Fai un crowdfunding sociale

Cos’è il crowdfunding e come funzionano le piattaforme di crowdfunding per il sociale

Sono molte le persone che si chiedono come funzionano i siti di crowdfunding. Secondo la Commissione europea si tratta di microfinanza collettiva volta alla raccolta fondi per un progetto specifico. 

Esistono diverse piattaforme di raccolta fondi online ed è importante che ognuna fornisca ai propri clienti informazioni sui diritti e doveri reciproci. Inoltre, è necessario che il sito disponga di un’assicurazione di responsabilità sociale per coprire eventuali richieste di risarcimento danni. Il rapporto tra promotori e donatori è regolato in base alla natura del progetto e alle caratteristiche delle piattaforme di crowdfunding. 

Raccolta fondi per realizzare progetti

La prima cosa di cui abbiamo bisogno per lanciare una campagna è avere un’idea realizzabile. Può essere un progetto imprenditoriale, culturale o di solidarietà. Per preparare la campagna possiamo affidarci ai consigli che offrono le migliori piattaforme disponibili di crowdfunding per il sociale. L’avvio di un progetto è relativamente semplice: basta inserire una descrizione dettagliata, l’eventuale  ricompensa, l’obiettivo economico e una data di chiusura della nostra raccolta fondi. Questi siti offrono anche la possibilità di includere video e foto ed è altamente raccomandato farlo per catturare l’attenzione dei donatori.

Le piattaforme di raccolta fondi ci consentono di realizzare i nostri sogni: come produrre un documentario o pubblicare un romanzo. Per farli avverare bisogna elaborare un progetto coinvolgente che spinga le persone a supportarlo. 

Raccolte fondi di solidarietà

Le migliori piattaforme di crowdfunding sociale ospitano progetti di solidarietà. GoFundMe è leader nelle raccolte fondi online necessarie a risolvere un’emergenza. Attraverso questo canale, vengono avviate oltre 100.000 campagne all’anno e più di 5 milioni di euro sono stati raccolti con una commissione dello 0%. Ad esempio sul sito di GoFundMe Italia è stato attivato un finanziamento online per aiutare le popolazioni del Mozambico devastate dal ciclone Idai.

Inoltre, grazie alle piattaforme disponibili, si può chiedere aiuto per pagare le spese mediche o per sottoporsi a un’operazione chirurgica. GoFundMe guida la classifica delle campagne online per le spese mediche, con 250.000 casi aperti all’anno e oltre 500 milioni di euro raccolti. Proprio grazie al crowdfunding sociale Luisa Stracqualursi, una ricercatrice dell’Università di Bologna, andrà in America per sottoporsi ad una terapia sperimentale non disponibile in Italia, per curare il suo cancro in fase avanzata. I donatori le hanno dato una concreta speranza di vita.

Un altro esempio a questo proposito è quello di Lorenzo, un ragazzo di 19 anni che giocava a calcio nella squadra della sua città, il Crema. Purtroppo per un brutto incidente stradale ha subito l’amputazione di una gamba. Così i suoi amici hanno attivato una raccolta fondi su GoFundMe per l’acquisto di una nuova protesi, ricevendo oltre 40mila euro.

È poi sorprendente il caso di Calogero, uno studente universitario che ha scoperto di essere affetto da un linfoma aggressivo, resistente a tutte le cure disponibili in Italia. Le sorelle hanno deciso di aprire una campagna su GoFundMe per permettere al fratello di accedere a una terapia non ancora fruibile in Italia, raccogliendo oltre 550mila euro. Dopo quattro mesi di terapie sperimentali in Israele, è arrivata la notizia che tutti si auguravano: nel corpo del giovane non ci sono più tracce del linfoma. Calogero rappresenta al meglio chi vuole vivere, o realizzare un progetto o esaudire un desiderio e per farlo si affida all’aiuto di altre persone. Anche Pamela ha potuto usufruire di cure all’estero grazie al crowdfunding sociale. La donna, di 37 anni, ha scoperto il tumore mentre era incinta. Ha dato alla luce il suo bambino e, grazie alla generosità di tante persone che hanno sostenuto la sua campagna, si è curata a Tel Aviv e ha raggiunto “la remissione completa del cancro”. Il fundraising è anche la speranza dei genitori di Esmeralda che hanno raccolto quasi 28mila euro per aiutare la ricerca e trovare una cura per la malattia degenerativa della loro bambina. C’è poi Riky: ha 21 anni e non ha più braccia e gambe, ma vuole realizzare un sogno: disegnare. Così ha affidato al finanziamento online le sue speranze e oggi, dopo aver raccolto più di 28mila euro per delle nuove protesi, il suo desiderio sta per diventare realtà. 

Un’altra delle possibilità offerte dalle piattaforme, è quella di raccogliere fondi per avviare o sostenere progetti di integrazione. Come Hummustown, un laboratorio di cucina siriana avviato per dare ai rifugiati un lavoro e renderli capaci di partecipare attivamente alla vita della comunità. Sempre per la promozione dell’imprenditoria sociale e dell’indipendenza di chi ha delle disabilità sono stati raccolti oltre 17mila euro utili a comprare un pulmino per la Locanda dei Girasoli. Si tratta di un ristorante aperto nel 1999 da alcuni genitori per permettere ai figli con la sindrome di Down di lavorare.

Una buona campagna si basa sempre su una buona storia

Più di 10.000 nuove campagne di crowdfunding vengono avviate ogni giorno. La prima cosa da fare è raccontare una storia in grado di appassionare le persone e spronarle a donare. Più onesta e curata è la narrazione, maggiori sono le possibilità di raccogliere fondi. Molto importante è trovare un titolo suggestivo, includere i nomi dei protagonisti e aggiungere un tocco di originalità. Bisogna scrivere in modo chiaro e semplice così che il racconto sia di facile e immediata comprensione per tutti. Meglio usare frasi dirette e paragrafi brevi. I punti più importanti dovrebbero essere in grassetto o in corsivo ed è anche necessario scegliere un obiettivo economico realistico. È necessario inoltre avere un obiettivo ben definito, un progetto specifico che non permetta errori o fraintendimenti. Più dati forniamo della persona o istituzione che beneficerà della donazione, maggiori sono le possibilità di successo. È anche importante essere creativi e originali, facilitare le donazioni e consentire ai donatori di seguire gli sviluppi della campagna.

Pubblicare foto e video, poi, rende la storia più personale e questo serve ad avvicinare le persone e a invogliarle a sostenere la nostra campagna. È consigliato usare immagini di qualità, in grado di emozionare e trasmettere un messaggio positivo. Ne servono almeno cinque, per essere meglio accolte e più condivise sui social network. È importante aggiornare spesso la campagna per tenere viva l’attenzione dei donatori. L’avvio di un progetto su una piattaforma di crowdfunding è solo il primo passo. Poi dobbiamo condividerlo con la nostra famiglia e i nostri amici per ottenere il loro supporto. Possiamo farlo tramite email, social network, come Facebook e Twitter, e attraverso la copertura dei media. In questo modo la conoscenza cresce e aumentano i potenziali donatori. L’obiettivo è fare in modo che chi viene a conoscenza del nostro progetto si appassioni ad esso, così che decida di condividerlo con i suoi contatti.

Come raccogliere fondi

Ogni piattaforma di crowdfunding ha le sue regole. Per scegliere quella più adatta a noi possiamo intanto valutare le tariffe e il supporto che ci viene offerto. Il primo fattore da considerare è la commissione richiesta. Per alcuni siti varia dal 5 all’8 per cento, mentre GoFundMe è l’unica piattaforma di raccolta fondi a e senza commissioni. Un altro elemento da analizzare è la modalità di ritiro del denaro. Ci sono siti, come Produzioni dal basso, che consentono il prelievo dei soldi solo se l’obiettivo economico viene raggiunto e, in caso contrario, restituiscono ai donatori la somma versata. GoFundMe invece dà la possibilità di ritirare i soldi in qualsiasi momento anche se l’obiettivo economico della campagna non è stato raggiunto e senza influire sulla barra di raccolta.

In quanto tempo la nostra campagna andrà online? Con Gofundme il lancio del crowdfunding è immediato e questo è possibile perché la review da parte degli agenti avviene entro 24 ore dal caricamento sulla piattaforma. E non solo. Una volta lanciata, la campagna viene supportata da un qualificato team di comunicazione che la fa conoscere ai media in modo da arrivare a un grande numero di persone.

Tema fondamentale è poi la sicurezza. Quando ci si occupa di raccolta fondi organizzata da privati, bisogna gestire una serie di elementi complessi: la trasparenza, la comunicazione diretta tra donatori e beneficiari, la prevenzione delle frodi (riciclaggio di denaro, phishing, card testing e plagi), la vigilanza sul corretto e coerente utilizzo dei fondi di ogni singola campagna e la protezione dei dati dei donatori. Come leader del settore, GoFundMe investe tante risorse sui punti descritti sopra, perché è a conoscenza dei rischi e vuole garantire il miglior servizio possibile ai propri utenti. Per farlo usa dei Software Machine Learning in grado di rilevare comportamenti rischiosi sulla piattaforma, mentre gran parte degli impiegati è deputata a verificare tutte le segnalazioni degli utenti e a esaminare tutte le campagne di raccolta fondi: controllando l’identità dell’organizzatore/beneficiario e le violazioni dei termini di servizio GoFundMe mantiene il pieno controllo dei fondi finché non viene stabilita una chiara connessione con il beneficiario. E questo significa anche la verifica di tutte le informazioni di un individuo, comprese quelle bancarie criptate, grazie al processore dei pagamenti. E quindi su GoFundMe è praticamente impossibile la copycat campaign. Pensiamo a quanto accaduto con Ciro Chiariello, il giovane morto in Kenya ad agosto 2019. Alcuni giornali hanno riportato la notizia di una finta raccolta fondi su Facebook, con la richiesta di aiuto da parte dei familiari per riportare la salma del ragazzo in Italia. La truffa è stata scoperta con conseguente segnalazione dell’abuso alle forze dell’ordine. Questo non sarebbe potuto accadere su GoFundMe per via dello strumento di verifica del beneficiario. Solo dopo avere fatto tutti i controlli vengono rilasciati i fondi. Se, nonostante le procedure di sicurezza, il denaro non dovesse arrivare nel posto giusto e a favore del beneficiario nominato, GoFundMe offre un’ulteriore garanzia: il rimborso a carico della piattaforma. È l’unico sito di crowdfunding a fornire questo servizio. 

C’è un altro elemento di cruciale importanza: le informazioni personali. Se scegliamo di aprire una raccolta fondi su Facebook, dobbiamo essere consapevoli che l’azienda acquisisce una mole di informazioni enorme ogni volta che un utente partecipa a un fundraising, infatti spesso è in grado di suggerire a ognuno una lista di organizzazioni preferite attingendo dalle informazioni del profilo. Come vengono gestiti questi dati? Non è del tutto chiaro e spesso i processi per tutelare le proprie informazioni sono tutt’altro che semplici. Oltre a ciò, sono in molti a non voler rivelare i propri dati finanziari, come i dettagli delle carte di credito, a Facebook, non ritenendolo sicuro. Si tratta di dubbi comprensibili soprattutto dopo lo scandalo di Cambridge Analytica. Cosa possiamo fare se invece ci sorgono dubbi o incontriamo problemi con il nostro fundraising? A chi possiamo rivolgerci? Se abbiamo scelto Facebook non potremo contare su un customer support nel caso in cui dovessero esserci intoppi relativi alla raccolta fondi, mentre GoFundMe mette a disposizione un team che risponde alle nostre domande entro le 24 ore.

Crea oggi una campagna per il tuo crowdfunding sociale!

L’avvio di un progetto in GoFundMe è semplice e veloce: basta registrarsi, creare la campagna e iniziare a diffonderla. Puoi farlo in questo preciso momento, impiegando meno di un minuto. E inizierai subito a godere dei vantaggi. Non ci pensare più: realizza i tuoi desideri lanciando un progetto su una delle migliori piattaforme di raccolta fondi.

Fai un crowdfunding sociale

Written by elisa