Il loro cane bruciato vivo: aiutiamo i padroni
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Nonna Assunta e suo figlio Maurizio erano i padroni di Jako, l’Husky siberiano bruciato vivo a San Pietro Vernotico (Brindisi). Qualcuno ha legato il cane con il guinzaglio, l’ha cosparso di benzina e gli ha dato fuoco.
“Secondo me l’autore non l’ha fatto tanto perché abbaiava, ma perché odia gli animali”, racconta il proprietario Maurizio a Alessandro Politi de Le Iene: clicca qui per vedere il servizio.
Un gesto atroce, che ha ridotto Jako in gravissime condizioni. Il cucciolo di 7 anni ha lottato contro ustioni gravissime, mentre veniva curato da vari veterinari. I suoi padroni, disperati per le sue condizioni, lo hanno portato alla clinica dell’ospedale veterinario Pingry, dove Jako è stato operato. Ma questo dolcissimo Husky non ce l’ha fatta ed è morto.
Assunta e Maurizio, che hanno lottato con tutte le loro forze per curarlo, non possono permettersi il costo dell’operazione e ora si trovano senza il loro migliore amico e in difficoltà a far fronte alle spese. Nonna Assunta ha 87 anni ed è disabile. Vive in casa con il figlio Maurizio, l’altro proprietario di Jako, che con il suo lavoro non riesce a far fronte alle spese. La rabbia di Maurizio è ancora più grande dal momento che Jako era l’unico, oltre a lui, a far compagnia alla madre.
Così, il sindaco di San Pietro Vernotico, Rizzo Pasquale, ha deciso di farsi promotore di una raccolta fondi per aiutare i padroni di Jako a pagare la sua operazione. I fondi raccolti con questa campagna verranno personalmente inviati dal sindaco Pasquale Rizzo alla clinica veterinaria che ha tentato di salvare Jako e che ancora non è stata pagata per l'intervento effettuato.
Vogliamo dare una mano a Assunta e Maurizio, il cui amico di una vita è stato ucciso con un gesto davvero atroce, a pagare l’operazione con la quale hanno lottato fino alla fine per salvare Jako?
Grazie a tutti!
“Secondo me l’autore non l’ha fatto tanto perché abbaiava, ma perché odia gli animali”, racconta il proprietario Maurizio a Alessandro Politi de Le Iene: clicca qui per vedere il servizio.
Un gesto atroce, che ha ridotto Jako in gravissime condizioni. Il cucciolo di 7 anni ha lottato contro ustioni gravissime, mentre veniva curato da vari veterinari. I suoi padroni, disperati per le sue condizioni, lo hanno portato alla clinica dell’ospedale veterinario Pingry, dove Jako è stato operato. Ma questo dolcissimo Husky non ce l’ha fatta ed è morto.
Assunta e Maurizio, che hanno lottato con tutte le loro forze per curarlo, non possono permettersi il costo dell’operazione e ora si trovano senza il loro migliore amico e in difficoltà a far fronte alle spese. Nonna Assunta ha 87 anni ed è disabile. Vive in casa con il figlio Maurizio, l’altro proprietario di Jako, che con il suo lavoro non riesce a far fronte alle spese. La rabbia di Maurizio è ancora più grande dal momento che Jako era l’unico, oltre a lui, a far compagnia alla madre.
Così, il sindaco di San Pietro Vernotico, Rizzo Pasquale, ha deciso di farsi promotore di una raccolta fondi per aiutare i padroni di Jako a pagare la sua operazione. I fondi raccolti con questa campagna verranno personalmente inviati dal sindaco Pasquale Rizzo alla clinica veterinaria che ha tentato di salvare Jako e che ancora non è stata pagata per l'intervento effettuato.
Vogliamo dare una mano a Assunta e Maurizio, il cui amico di una vita è stato ucciso con un gesto davvero atroce, a pagare l’operazione con la quale hanno lottato fino alla fine per salvare Jako?
Grazie a tutti!
Organizer
Rizzo Pasquale
Organizer
Cologno Monzese, Metropolitan City of Milan