Un aiuto in ricordo di Gigi Daffini

In salotto non abbiamo mai avuto poltrone. C’era un divano giallo su cui ti sedevi la sera a fare chiamate di lavoro e a guardare film di guerra, mentre mangiavi mandarini e fumavi. Fino a quando, dopo una delle tue solite trasferte in Africa, è arrivato il cancro ai polmoni.

Le sigarette sono sparite subito, dopo un po’ anche il divano giallo. Sostituito da una poltrona ergonomica su cui ormai consumavi notti, riunioni d’ufficio trasferite in salotto e qualche partita a solitario. Solo lì riuscivi a trovare una posizione poco dolorosa. “Ma anche gli altri – dicevi – devono avere questa possibilità”. E così, qualche giorno dopo, uno dei reparti in cui eri stato ricoverato fu riempito di poltrone come la tua, per tutti i pazienti appena operati.

Per te non era una novità donare, ma quello è forse stato l’ultimo regalo che hai avuto la gioia di fare. Perché in un’estate come questa, 16 anni fa, te ne sei andato. Lasciando tantissimi amici, che ti eri sempre prodigato ad aiutare, progetti di case popolari, scuole, centri culturali, alberghi e villaggi dalle coste dell’Atlantico alla bassa padana, idee e valori di una politica che forse non ti apparteneva più, la musica che riempiva ogni angolo di casa e del tuo tempo libero. E sì, anche tutti noi.

Da allora cerchiamo di farti rivivere con quello in cui credevi: dare agli altri, vederli felici. Centinaia di ragazzi in un liceo musicale suonano grazie a te. C’è chi ha potuto proseguire le cure oncologiche a domicilio anche in tuo nome. Durante l’emergenza Covid hai dato il tuo contributo silenzioso. E ora torniamo da dove siamo partiti. Da quel reparto in cui ti sei spento nell’estate del 2005. È lì che quest’anno abbiamo deciso di ricalcare la tua impronta, raccogliendo fondi per donare due preziosi strumenti diagnostici all’unità operativa di Pneumologia dell’Asst Spedali Civili.

Ogni anno la Pneumologia ricovera in media 1000 pazienti, svolge più di 5000 visite ambulatoriali e oltre 10.000 esami diagnostici. Le apparecchiature che intendiamo donare sono fondamentali per la valutazione della fisiopatologia respiratoria.

Il Sistema delle oscillazioni forzate (FOT) analizza la funzione respiratoria durante il respiro tranquillo, minimizzando l’impegno del paziente; questo ne fa un utile strumento per il monitoraggio ravvicinato della malattia, soprattutto nelle persone fragili.

Lo Spiropalm rappresenta una innovazione tecnologica del test del cammino: alla classica misura della saturazione di ossigeno e della frequenza cardiaca associa lo studio della dinamica respiratoria sotto sforzo. Il suo utilizzo è particolarmente utile nella valutazione dei pazienti da sottoporre a interventi chirurgici complessi ed è indicato nello studio di svariate condizioni cliniche.

Questi strumenti verranno donati alla Pneumologia attraverso la Lega Italiana Fibrosi cistica Lombardia Onlus, che collabora con gli Spedali Civili dai primi anni 2000 e da sempre sostiene iniziative volte a migliorare la qualità della cura nelle malattie respiratorie.

Grazie a tutti quanti vorranno donare in memoria di Gigi Daffini.

Francesco, Rosa e Chiara Daffini

Luigi, da tutti chiamato Gigi, nasce a Brescia nel 1949. Fin dall’adolescenza sviluppa la passione per la musica e il canto, che coltiverà per tutta la vita in maniera amatoriale ma impegnata: dalle prime messe beat negli anni Sessanta alle esibizioni live alle feste e nei locali. Tra le ultime imprese musicali “Cabo Verde”, realizzato insieme alla Travelin’ Band. L’album, inciso in lingua italiana e portoghese, è un inno alle isole di Capo Verde, in cui Gigi da metà degli anni ’90 esercita con continuità la sua professione di architetto, affiancando l’operato nel Bresciano e nel sud della Lombardia e trasferendovi i suoi principi di housing sociale.

Vivo è anche l'impegno sociale e politico. Dapprima si distingue come presidente del consiglio di quartiere Violino, dove è nato, poi come Presidente della Terza Circoscrizione (Oltremella) del comune di Brescia (anni '70) e infine come consigliere comunale della città dal 1984 al 1990. Sempre in quegli anni e per tutti gli anni '90 assume la responsabilità del settore abitazione (Corcab) della Lega delle Cooperative, dimostrando una particolare sensibilità verso i luoghi e i modi dell’abitare nella realtà bresciana.