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Prenditi cura de La Cura

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In questo mondo l’incuria regna sovrana.
(“Manifesto della cura” - The Care Collective)

Un documentario on the road alla ricerca della Cura: incontri, visioni e utopie di chi ha bisogno di cura e di chi con la cura ci lavora.

Siamo Tiziana e Teresa, un’autrice e una regista, stiamo realizzando il documentario "La Cura - quanto vale un corpo?".

Attraverso il racconto di queste storie vorremmo aprire uno spiraglio sul complicato intreccio tra chi ha bisogno di cura e chi con la cura ci lavora. L’arte ha da sempre a che fare con la cura dell’essere umano. Per farlo però abbiamo bisogno di voi: con una donazione potrete sostenere il nostro lavoro di ricerca e produzione del documentario. 


Ma cos'è la cura? Con che cosa ha (veramente) a che fare? 

Mai come in questo momento storico il tema della cura è fortemente centrale nelle nostre vite. Senza le lavoratrici (e i lavoratori) della cura, che soprattutto quest’anno hanno lavorato indefessamente, sacrificando spesso la loro vita per quella altrui, molte delle nostre persone amate probabilmente non ci sarebbero più. 

Infermiere, oss, badanti. E ancora babysitter, colf, collaboratrici domestiche. Lavori di cura. Lavori che hanno a che fare con le mani, il contatto, la prossimità del corpo: fisici, duri, stancanti. In tempi di pandemia, ora che le cose si sono fatte serie, sono questi i lavori che contano, ritenuti “sistemicamente rilevanti”, soprattutto se a svolgerli sono le donne. I più esposti a rischi sanitari, eppure i meno pagati. Perché allora le persone più importanti hanno meno di tutti? C’è una correlazione tra l’essere donna e l’avere una professione poco retribuita, poco riconosciuta ma necessaria? Pulire i pavimenti dell’ospedale, badare ai figli degli altri, lavare i piedi agli anziani: cosa c’è di speciale? Tutti trovano ovvio che queste cose vadano fatte. Ma a quali condizioni?


Nel momento massimo di distanziamento sociale - chiamiamolo più propriamente “fisico” - a tutti è stata negata la prossimità perché ci si contagia, a tutti tranne alle persone che dei corpi si prendono cura, perché i loro corpi sono necessari all’ingranaggio.

Quindi la cura è solo un tema prettamente economico, legato alla prestazione professionale? No, certo che no. Perché dentro la parola “cura” c’è un miscuglio di sentimenti, emozioni, umanità… 

E allora forse avrebbe più senso chiedersi: che impatto ha la cura sull'essere umano? Quali moti genera? 

Quel senso di amicizia, di amore di cui tutt* abbiamo profondamente bisogno e che ci auguriamo possiate ritrovare nelle storie del film. 


Il film

Una strada. Una macchina. Una coppia di anziani è in viaggio. Alla ricerca di qualcosa, forse di un luogo, o di una possibilità. L’incontro più o meno casuale con altre donne, giovani e meno giovani, porta a percorrere nuove strade, aprire nuovi varchi.
Ma accade anche il contrario: nuove strade percorse inducono le donne a salire a bordo e a unirsi al viaggio. È così che le vite di Natalia e Vanni si incrociano con quelle di Gabriella, Vasilica, Marienne, Sandra. E ancora Cristina, Miranda, Edy e Giuliana…

Un viaggio che diventa collettivo. Che inizia dalle parole e dai corpi di chi sta cominciando ad aver bisogno di cura e ne attraversa le principali vie, quelle conosciute, legate all’anzianità: la famiglia, l’assistenza domiciliare con le badanti, le case di riposo. Per poi esplorare altre strade, ancora sconosciute, forse più difficili, e per questo più affascinanti. Una di queste sembra portare a una festa… perché - in fondo si sa - solo la celebrazione di momenti eccezionali dà valore alla quotidianità. E allora ci si ferma per un po’, si sta, si condivide. E poi si riparte, in questo viaggio che non finisce, ancora e sempre alla ricerca di una risposta ai propri bisogni, anzi, ai propri desideri.

Un viaggio reale e metaforico tra i modelli di cura che la nostra società offre per le persone anziane, immaginando comunità utopiche di mutuo aiuto. Ma anche un viaggio nella relazione tra chi ha bisogno di cura e chi la fornisce, tra contraddizioni e desideri di questi corpi spesso invisibili.




Il progetto
 


Il progetto di documentario La cura - Quanto vale un corpo? nasce dalla ricerca che l’autrice e attrice Tiziana Francesca Vaccaro svolge da due anni intorno alla “ Sindrome Italia ”, quel “complesso di malattie mentali invalidanti, con ideazione persecutoria, di maltrattamenti e ossessioni ricollegabili alle attività lavorative domestiche e di cura svolte in Italia”. Quando Tiziana, in collaborazione con Adri - Associazione Donne Rumene in Italia, incontra Vasilica e tante altre donne incontra anche “Sindrome Italia” e decide di raccontare la loro storia, tessendo testimonianze, confidenze, i racconti di queste donne in uno spettacolo teatrale.

La ricerca di Tiziana, con il coinvolgimento della regista Teresa Sala, si allarga adesso ad altre professioniste della cura, come infermiere, Oss e psicologhe, nel desiderio di approfondire il tema della cura e il suo ruolo nell’attuale situazione italiana.

Lo sviluppo del progetto è iniziato nella primavera del 2020 e ha portato le autrici a intrecciare rapporti di collaborazione con realtà come le Università di Padova, Modena e Urbino, le Acli Colf, la Fondazione Biffi (casa di riposo di Milano), l'Auser di Fabbrico.


Il film è in fase di montaggio.

Chi Siamo 

Il film è prodotto da SmkFactory, collettivo con esperienza decennale in produzioni documentarie d’impatto sociale in coproduzioni dal basso e sarà distribuito da Openddb, la piattaforma del cinema indipendente italiano e non solo. 



TERESA SALA - REGISTA

Teresa Sala lavora tra Milano e Bologna come regista e filmmaker freelance. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali – indirizzo Cinema e Teatro, presso l’Università degli Studi di Milano, si diploma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia – sede Lombardia in Filmmaking.

Dal 2013 collabora con case di produzione, fondazioni, enti pubblici e privati realizzando documentari, video istituzionali, spot e contenuti per il web. I suoi film sono stati presentati in numerosi festival internazionali.

Tiene un corso di Regia e un workshop di Documentario per il corso di Filmmaking della scuola Mohole di Milano.


TIZIANA FRANCESCA VACCARO - SCENEGGIATRICE

Classe 1984, catanese di origine, vive e lavora a Milano. Autrice poliedrica e attrice teatrale, è diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica Umberto Spadaro del Teatro Stabile di Catania e ha conseguito il Master di Teatro Sociale e di Comunità presso l’Università di Torino. Nel 2015 scrive e va in scena con lo spettacolo Terra di Rosa - vite di Rosa Balistreri, in tournée in Italia e in Europa e vincitore di diversi premi nazionali, divenuto in seguito la drammaturgia a fumetti Terra di Rosa - vite di uno spettacolo. Nel 2019 scrive ed è interprete dello spettacolo Sindrome Italia. O delle Vite Sospese che nasce da una riflessione sulla migrazione femminile proveniente dall’Est Europa e che diventa nel 2020 il graphic novel Sindrome Italia. Storia delle nostre badanti, in collaborazione con la fumettista Elena Mistrello e Becco Giallo Editore. È conduttrice di laboratori teatrali per i quali collabora anche con Sciara Progetti Teatro in Emilia Romagna e le realtà milanesi Teatro degli Incontri e Qui e Ora Residenza Teatrale, quest’ultima attiva sul territorio della bergamasca e riconosciuta nel 2018 dal MIBACT come "impresa di produzione di teatro di innovazione”.


Il film vuole essere uno spunto di riflessione e di (ri)partenza. Per realizzarlo ci serve il tuo aiuto. Diventa coproduttor*!

Ogni donazione è fondamentale per permetterci di coprire i costi dei viaggi e pagare il personale coinvolto.

La cifra andrà così composta:

_17% per viaggi, vitto e alloggio durante le riprese
_25% per coprire una parte del lavoro della troupe di ripresa
_33% per le spese di post produzione del film (montaggio, post produzione audio, mix e color grading)
_25% per distribuzione e comunicazione

A questa prima fase verranno affiancate:

- la ricerca di big donors e di patrocini di associazione, università ed enti pubblici e privati che si occupino di lavoro di cura;

- la partecipazione a vari bandi di sostegno alla produzione cinematografica.

Ci sono le ricompense!

10 euro —> nome nei titoli di coda + proiezione streaming
20 euro —> nome nei titoli di coda + proiezione streaming + 1 biglietto per proiezione in sala
50 euro —> nome nei titoli di coda + 2 biglietti per proiezione in sala + proiezione streaming
100 euro —> nome nei titoli di coda + cofanetto USB + 2 biglietti per proiezione sala

Donations 

  • Medea Fresc
    • €5 
    • 8 mos
  • Anonymous
    • €20 
    • 1 yr
  • Stefania Minghini Azzarello
    • €20 
    • 1 yr
  • Anonymous
    • €15 
    • 1 yr
  • Paolo Tassinari
    • €100 
    • 1 yr

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SMK Videofactory
Organizer
Bologna, Emilia-Romagna

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