Foto principale della raccolta fondi

Libertà per i Quattro Giovani di Cuyo Grande (Perù)

Donazione protetta
Nel 2023, il Perù è stato attraversato da forti proteste contro il governo di Dina Boluarte, scoppiate dopo la destituzione dell’ex presidente Pedro Castillo. I manifestanti, in gran parte appartenenti a comunità indigene e popolazioni rurali, chiedevano nuove elezioni, la liberazione di Castillo e la fine della repressione statale. La risposta del governo è stata estremamente violenta, con un massiccio intervento delle forze di sicurezza che ha portato a numerosi arresti e decine di vittime.

Uno degli episodi più drammatici è stato il massacro di Juliaca, avvenuto il 9 gennaio 2023 nella regione di Puno. Durante una protesta, la polizia e l’esercito hanno aperto il fuoco contro i manifestanti, uccidendo almeno 18 persone e ferendone oltre 100. Questo evento ha suscitato indignazione nazionale e internazionale, diventando il simbolo della repressione del governo Boluarte.

El Comedor Giordano Live è attivo a Juliaca in collaborazione con Musuq Illary, i cui rappresentanti hanno assistito direttamente alle conseguenze di questa violenza, sostenendo fin dal principio le comunità indigene colpite, schierandosi dalla parte dei manifestanti e documentando gli abusi subiti. Oggi, l’impegno continua con il sostegno alla liberazione di giovani detenuti ingiustamente durante le proteste.
Difatti, il 31 Gennaio 2023, altri quattro giovani della comunità contadina di Cuyo Grande, nella regione di Cusco, Perù, sono stati condannati a sette anni di carcere per aver protestato contro i massacri avvenuti nelle Ande nei primi mesi di governo di Dina Boluarte. I giovani sono ancora detenuti.
El Comedor Giordano Liva ribadisce la sua opposizione a ogni forma di repressione e difende il diritto alla libera espressione, in Perù, in Italia e ovunque nel mondo. La solidarietà con le vittime della violenza di Stato è un atto di resistenza nel nome della libertà e dei diritti umani. Per questo motivo l'Associazione ha attivato una raccolta fondi per poter contribuire al raggiungimento della somma necessaria per pagare la cauzione e liberare i quattro giovani al più presto.
MANCANO 1000 EUR !

L’intervistato è Francisco Huallanca Mamani, un uomo della comunità contadina Cuyo Grande, nella regione di Cusco, Perù. È il padre di uno dei quattro giovani incarcerati, Joel David Huallanca Huamán, e racconta il caso dei ragazzi detenuti per aver partecipato alle proteste contro il governo di Dina Boluarte.
Nell’intervista, Francisco denuncia l’ingiustizia della loro detenzione, spiega le difficoltà legali e burocratiche per ottenere la loro libertà e chiede il sostegno della comunità nazionale e internazionale per coprire i costi della loro scarcerazione.

"Mi chiamo Francisco Huallanca Mamani e vengo dalla comunità di Cuyo Grande, nel distretto di Pisaq, provincia di Calca, regione di Cusco.
Sono il padre di uno dei quattro giovani incarcerati per motivi politici: mio figlio Joel David Huallanca Huamán è in prigione da due anni nel carcere di Qenqoro, detenuto per aver partecipato alle proteste contro il governo di Dina Boluarte. Lui e gli altri tre ragazzi non hanno commesso crimini, non sono terroristi né delinquenti, stavano solo difendendo i diritti della loro comunità e protestando contro la privatizzazione delle nostre risorse.

"Mio figlio è stato arrestato il 31 gennaio 2023 mentre veniva intervistato dai giornalisti vicino alla piazza Garcilaso. Poliziotti in borghese lo hanno catturato senza motivo, portandolo prima alla stazione di polizia di Tío, poi a quella di Santiago, e infine al tribunale, dove è stato deciso il suo trasferimento in carcere con la scusa del "rischio di fuga", solo perché non ha un domicilio fisso ma vive in una comunità rurale.

Da allora, sono passati due anni e questi giovani continuano a essere detenuti ingiustamente, mentre i veri responsabili della repressione e delle uccisioni durante le proteste non sono mai stati puniti.

Abbiamo presentato diversi documenti per chiedere l’amnistia, abbiamo parlato con parlamentari e abbiamo cercato di far riconoscere che i ragazzi fanno parte di una comunità indigena con radici e legami profondi. Ma la giustizia non ci ascolta, anzi, ci tratta con razzismo.

I giudici ignorano che Cuyo Grande è una comunità indigena riconosciuta ufficialmente, eppure non considerano queste prove. La giudice che ha emesso la sentenza, Ana Gabriela, non ha preso in considerazione i documenti presentati. Questo dimostra che le decisioni sono politiche e discriminatorie.

Per liberare i ragazzi, il tribunale ha imposto un risarcimento civile di 75.000 soles (circa 18.000 euro). Grazie alla solidarietà della gente, siamo riusciti a raccogliere quasi tutta la somma, ma mancano ancora alcuni soldi.
Chiediamo a tutte le persone, in Perù e all’estero, di aiutarci con un contributo per completare la somma e garantire la loro libertà (...)
Questa non è solo la loro lotta, è la lotta di tutti noi per la giustizia e la libertà."

Donazioni 

    Co-organizzatori (1)

    El Comedor Estudiantil Giordano Liva ODV
    Organizzatore
    Pisa, TC
    Team Perù El Comedor Estudiantil Giordano Liva ODV
    Co-organizzatore

    Il luogo in cui puoi aiutare in modo facile, efficace e affidabile

    • È facile

      Fai una donazione in modo facile e veloce

    • Efficace

      Offri un aiuto diretto per le persone e le cause che ti stanno a cuore

    • Affidabile

      La tua donazione è protetta dalla Garanzia GoFundMe Giving