Stabat In Silentium

La campagna ha lo scopo di raccogliere fondi per la realizzazione dello spettacolo Stabat in Silentium.

STABAT IN SILENTIUM
 
Come si può credere ancora in Dio dopo un terremoto?
Questa la domanda che, come un urlo soffocato, si sprigiona e si ripete nelle anime di quei giovani, vittime di un dolore inestinguibile. E nell'incontro con loro i volontari, che lasciano quiete realtà per andare lì dove la tragedia si è consumata, si sono resi conto che i volti di coetanei, bambini e famiglie di quella città rasa al suolo dalla potenza violenta della natura, non avevano bisogno delle loro parole, quanto della loro presenza
Giovani volontari che si sono resi conto che i volti di coetanei, di bambini e famiglie incontrate in quella città rasa al suolo dalla potenza violenta della natura, non avevano bisogno delle loro parole, quanto della loro presenza. Silenziosa presenza per ESSERCI, STARE insieme, trovare nuovamente la voglia di vivere e sorridere, perché Sorriso è sinonimo di Speranza.
Un incontro inaspettato tra Giulia e Mirko poche ore dopo il forte ruggito del terremoto, dove attraverso monologhi in prosa moderna, narrano ciò che hanno passato sulla loro pelle.
Da questa esperienza vissuta tra la polvere sollevata del sisma nasce lo spettacolo “Stabat in SIlentium”, tra una rabbia generalizzata verso le avversità alla riscoperta dell’essenzialità della vita.
La messa in scena dello spettacolo è spoglia ed essenziale: il non luogo che diventa luogo.
Ognuno è proiettato nella storia attraverso lo sguardo, i pensieri e le emozioni dei due personaggi. Grazie ad una avvolgente impronta emotiva, lo spettacolo vuole sensibilizzare ciascuno di noi sulla responsabilità che abbiamo nei confronti di chi soffre e così, averne la prontezza nel prendersene cura.