No all'esproprio delle competenze in diagnostica!
Donation protected
"No all'esproprio delle competenze in Diagnostica per i liberi professionisti Ingegneri ed Architetti"
Questa campagna è organizzata da Ingegneri, Architetti e Tecnici esperti in Diagnostica sulle costruzioni esistenti. I fondi raccolti serviranno ad impugnare, con un ricorso al TAR del Lazio, urgente per prossima scadenza dei termini, le “Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti” nella fattispecie secondo la formulazione di cui al Paragrafo 1.8 dello stesso Documento.
In breve, l’emendamento alla legge di conversione del DL n.32/2019 (cd. decreto -Sblocca Cantieri-) ha introdotto all’art. 59 comma 2 lettera C-bis del DPR 380/2001 un nuovo Operatore dedicato esclusivamente alla diagnostica sulle costruzioni esistenti, il c.d. Laboratorio su costruzioni esistenti lettera C-bis, ed ha quindi portato all’emanazione della Circolare attuativa n. 633 del STC/CSLLPP del 3.12.2019, che stabilisce i requisiti minimi di autorizzazione per tali nuovi Laboratori.
Con la successiva approvazione delle “Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti” di cui all’Assemblea del CSLLPP del 14 Aprile 2020, per la prima volta si stabilisce, al Paragrafo 1.8, che gli Ingegneri liberi Professionisti certificati in Diagnostica non potranno più eseguire alcun tipo di indagine e prova, anche e soprattutto non-distruttiva, sui ponti esistenti. Si noti bene che tale esclusione vige per qualsiasi tipologia di opera, e pertanto non solo per i ponti intesi come opere strategiche. E’ del tutto evidente che tale esclusione, nel prossimo futuro, verrà estesa anche alle altre tipologie strutturali (edilizia pubblica e infrastrutturale, edilizia privata, ecc.).
In ogni caso questo primo provvedimento costituisce, verso i Tecnici liberi professionisti (che non si potranno strutturare in Laboratori a causa dei notevoli investimenti e della ridondante burocrazia autorizzativa) un esproprio ingiustificato di competenze, che non può in alcun modo essere accettato. La prestazione diagnostica presuppone infatti una forte responsabilità civile e penale per chi la esercita, nello spirito delle competenze professionali di Ingegneri ed Architetti previste e tutelate nel R.D. n.2537/1925. Gli Ingegneri ed Architetti italiani, in virtù di un approfondito percorso di studi universitari, di un Esame di Abilitazione di Stato, di una esperienza e certificazione maturata sul campo e nel rispetto della deontologia professionale dovuta con l'iscrizione ad un Ordine Professionale, risultano "de facto" abilitati ad eseguire e valutare le indagini sulle costruzioni esistenti e ad assumerne le relative responsabilità.
Questo non è certo l'aiuto che gli Ingegneri e gli Architetti liberi professionisti si aspettavano dallo Stato italiano in un momento tanto difficile per tutti!
Ti chiediamo quindi di contribuire alla nostra causa con una donazione spontanea che ci permetta di fermare l’esproprio di queste importanti competenze che coinvolgono non solo gli Esperti in Diagnostica del Costruito, ma TUTTI i liberi Professionisti che si occupano di Strutture (Progettisti, D.L., Collaudatori, R.U.P., ecc.).
I fondi raccolti, e le eventuali adesioni di altri Tecnici al ricorso, saranno utilizzati, in totale trasparenza, per adire ad un urgente ricorso al TAR del Lazio (entro i termini di legge - mese di Giugno per differimento emergenza Covid-19) che risulta già pronto per l’invio.
AIUTACI a difendere la nostra Categoria, già così continuamente vessata da tanti espropri di competenze.
Grazie.
Firmatari
Dott. Ing. Tiziano Lucca, Dott. Ing. Francesco Nucara, Dott. Ing. Rocco Isola, Dott. Ing. Stefano Frellicca, Dott. Ing. Ennio Fioravante Varelli, Ing. Iunior Erion Lako.
Come viene garantita la sicurezza delle campagne GoFundMe?
https://www.gofundme.com/c/questions
Questa campagna è organizzata da Ingegneri, Architetti e Tecnici esperti in Diagnostica sulle costruzioni esistenti. I fondi raccolti serviranno ad impugnare, con un ricorso al TAR del Lazio, urgente per prossima scadenza dei termini, le “Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti” nella fattispecie secondo la formulazione di cui al Paragrafo 1.8 dello stesso Documento.
In breve, l’emendamento alla legge di conversione del DL n.32/2019 (cd. decreto -Sblocca Cantieri-) ha introdotto all’art. 59 comma 2 lettera C-bis del DPR 380/2001 un nuovo Operatore dedicato esclusivamente alla diagnostica sulle costruzioni esistenti, il c.d. Laboratorio su costruzioni esistenti lettera C-bis, ed ha quindi portato all’emanazione della Circolare attuativa n. 633 del STC/CSLLPP del 3.12.2019, che stabilisce i requisiti minimi di autorizzazione per tali nuovi Laboratori.
Con la successiva approvazione delle “Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti” di cui all’Assemblea del CSLLPP del 14 Aprile 2020, per la prima volta si stabilisce, al Paragrafo 1.8, che gli Ingegneri liberi Professionisti certificati in Diagnostica non potranno più eseguire alcun tipo di indagine e prova, anche e soprattutto non-distruttiva, sui ponti esistenti. Si noti bene che tale esclusione vige per qualsiasi tipologia di opera, e pertanto non solo per i ponti intesi come opere strategiche. E’ del tutto evidente che tale esclusione, nel prossimo futuro, verrà estesa anche alle altre tipologie strutturali (edilizia pubblica e infrastrutturale, edilizia privata, ecc.).
In ogni caso questo primo provvedimento costituisce, verso i Tecnici liberi professionisti (che non si potranno strutturare in Laboratori a causa dei notevoli investimenti e della ridondante burocrazia autorizzativa) un esproprio ingiustificato di competenze, che non può in alcun modo essere accettato. La prestazione diagnostica presuppone infatti una forte responsabilità civile e penale per chi la esercita, nello spirito delle competenze professionali di Ingegneri ed Architetti previste e tutelate nel R.D. n.2537/1925. Gli Ingegneri ed Architetti italiani, in virtù di un approfondito percorso di studi universitari, di un Esame di Abilitazione di Stato, di una esperienza e certificazione maturata sul campo e nel rispetto della deontologia professionale dovuta con l'iscrizione ad un Ordine Professionale, risultano "de facto" abilitati ad eseguire e valutare le indagini sulle costruzioni esistenti e ad assumerne le relative responsabilità.
Questo non è certo l'aiuto che gli Ingegneri e gli Architetti liberi professionisti si aspettavano dallo Stato italiano in un momento tanto difficile per tutti!
Ti chiediamo quindi di contribuire alla nostra causa con una donazione spontanea che ci permetta di fermare l’esproprio di queste importanti competenze che coinvolgono non solo gli Esperti in Diagnostica del Costruito, ma TUTTI i liberi Professionisti che si occupano di Strutture (Progettisti, D.L., Collaudatori, R.U.P., ecc.).
I fondi raccolti, e le eventuali adesioni di altri Tecnici al ricorso, saranno utilizzati, in totale trasparenza, per adire ad un urgente ricorso al TAR del Lazio (entro i termini di legge - mese di Giugno per differimento emergenza Covid-19) che risulta già pronto per l’invio.
AIUTACI a difendere la nostra Categoria, già così continuamente vessata da tanti espropri di competenze.
Grazie.
Firmatari
Dott. Ing. Tiziano Lucca, Dott. Ing. Francesco Nucara, Dott. Ing. Rocco Isola, Dott. Ing. Stefano Frellicca, Dott. Ing. Ennio Fioravante Varelli, Ing. Iunior Erion Lako.
Come viene garantita la sicurezza delle campagne GoFundMe?
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Organizer
Francesco Nucara
Organizer
Pisa, TC